Delle Venezie Doc: una doc con 216 quintali di resa per ettaro!1 min read

Siamo di fronte alla proposta di DOC Delle Venezie, di cui riportiamo qua sotto alcuni stralci.

 

Ci domandiamo dove vorrà andare il mondo della produzione del vino se passerà una DOC del genere.

 

Ma una DOC non dovrebbe garantire la qualità di un vino???

 

 

Proposta Denominazione di origine controllata dei vini “delle Venezie”.

disciplinare di produzione

 

 

Art. 1 Denominazione e vini.

La denominazione di origine controllata "delle Venezie" è riservata ai vini che rispondono alle condizioni ed ai requisiti stabiliti dal presente disciplinare di produzione, per le seguenti tipologie:

Pinot grigio, anche nella versione spumante e frizzante,

bianco.

 

Articolo 3

Zona di produzione delle uve.

1. Le uve destinate alla produzione dei vini atti ad essere designati con la denominazione di origine

“delle Venezie” devono essere raccolte nella zona che comprende le province la provincia di Trento

e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto.

 

 

Art. 4

Norme per la viticoltura

5. La resa massima di uva ammessa per la produzione dei vini di cui all’art. 1 non deve essere

superiore a tonnellate 18 per ettaro di vigneto a coltura specializzata. A detto limite, anche in annate

eccezionalmente favorevoli, la resa dovrà essere riportata attraverso una accurata cernita delle uve,

purché la produzione non superi del 20% il limite medesimo.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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