La stampa estera a portata di clic: Terre de Vins,hors-série Aprile 20162 min read

E’ un numero speciale, fuori serie, interamente dedicato all’enoturismo. Di fatti il titolo grande di copertina è “400 belle tappe tra le vigne”, e i sottotitoli elencano alloggi, gite, degustazioni, pic-nic, buone tavole.

Si comincia con l’editoriale di Sylvie Tonnaire, “Il senso della vigna”, a introdurre il tema.

 Poi si comincia subito con la Valle del Rodano, con quattro itinerari , dedicati rispettivamente al nord , all’Ardèche, alla regione del Ventoux, al Drôme e al Lubéron.  In ciascuno di essi sono riportate le visite e le attività più attrattive,  completate dal carnet pratique (mangiar bene, dormire bene, i buoni programmi).

Alle Côtes del Rodano è dedicato anche un supplemento  speciale , interamente a colori, introdotto da Michel Chapoutier , con i migliori indirizzi.

Si prosegue con la Provenza. Qui gli itinerari, tutti con la stessa struttura dei precedenti, riguardano il Cassis, Bandol, il Var.

Un itinerario è dedicato alla Corsica , con mare e vino protagonisti.

La parte del leone la fa il Languedoc-Roussillon, con ben 5  itinerari.

Si comincia con il Gard, poi si va nell’Hérault, l’itinerario più ampio, poi l’Aude, Lozère, i Pirenei orientali. Per ciascuna di queste regioni, belle fotografie e indirizzi sicuri per trascorrere una bella vacanza tra le vigne. Il bordolese non è da meno. Si comincia con Bordeaux chic, poi Bordeaux Bohème,il Centro città, e il Médoc merdionale. Naturalmente non mancano le visite agli Chateaux che aprono ai turisti.

Poi il Médoc settentrionale , le Graves e il Sauternais. Anche qui, foto appuntamenti, indirizzi. E non è finita. La Rive Droite, il Blayais e le terre del Castillon,  l’Entre-deux-mers.

L’itinerario che segue è dedicato alla regione del Cognac: il Poitou-Charente . Poi: piaceri guasconi, intorno a Bergerac , Gers, Lot con il suo Cahors, Madiran, Tarn, Duras, ecc. Decisamente il Sud della Francia è la parte maggiormente valorizzata .

Si va quindi in Loira, con itinerari in Touraine, nel Saumurois e nelle terre del Muscadet. Più sacrificate , almeno come spazio, Alsazia e Savoia (quest’ultima una sola paginetta).

Si chiude con Champagne e Borgogna.

Per la  Champagne gli itinerari sono due: Reims e l’Aisne-Marne (alla ricerca del Pinot Meunier).

In  Borgogna , un itinerario è in Côte d’Or , un altro in Côte Chalonnaise e un terzo dedicato al Beaujolais.

Più che una Guida, un insieme di suggestioni, che saranno preziose per chi si troverà da quelle parti.

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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