I titoli di copertina: i 100 migliori vini della Languedoc, la formazione nel mondo del vino, i bars à vin di Montpellier.
Si comincia con l’édito di Rodolphe Wartel (degustazioni di Parigi dopo il Bataclan, le modifiche alla legge Evin), le vignette del vino di Master Chat, le notizie , gli appuntamenti.
Il primo servizio è l’inchiesta sulla formazione nel mondo del vino, a partire dai diplomi dell’insegnamento superiore.
Si parla delle professioni di chi produce il vino, lo vende, lo comunica, fino al bac e alla formazione continua, con testimonianze, zoom e indirizzi.
Seguono un reportage sulla fitoterapia bio di Laure Goy e la saga familiare: i Kressmann a Latour-Martillac. Eccoci dunque alla Languedoc e alla maxidegustazione annunciata in copertina, con quindici pagine di assaggi di vini di tutte le AOC della regione, da Cabardès a Saint-Chinian, e dei vini IGP.In mezzo, un inserto dedicato alle cooperative (enoturismo, sviluppo sostenibile, assaggi).
Frédérique Hermine e Sylvie Tonnaire presentano le pepite della redazione (Roussillon), poi le rubriche dedicate alla gastronomia (l’indivia , il formaggio laguiole e i vini adatti per l’una e per l’altro), la pagina di Quefélec, i tartufi nella cucina di Julien Allano, gastronomia catalana a Couillure, i cavistes.
L’itinerario francese di questo numero è a Montpellier, quello all’estero è tra le vigne di Vienna. Dopo il libri, gli indirizi e lo shopping enofilo, si chiude con la pagina di Pierre Arditi su Éric Beuamard., direttore di V, ristorante stellato dell’Hôtel George V a Parigi.
Terre de Vins, n. 39, janvier-février 2016, € 7.00 in Francia, € 7.10 in Italia