Qual è il momento giusto per pubblicare una web-guide?3 min read

Voglio affrontare un tema che più volte mi è capitato di discutere: “Quale è il momento migliore per pubblicare delle degustazioni sul web?” Mi spiego meglio.

 

Bisogna cercare di anticipare sempre e comunque i colleghi, pubblicando articoli quando ancora i vini non sono in commercio e/o sicuramente ancora non pronti (rischiando di prendere, tra l’altro, sonore cantonate)  ma così stimolando la curiosità degli appassionati e soprattutto quella basilare dei broker italiani e esteri?

 

Conviene attendere qualche mese  e uscire “guidisticamente parlando” al momento giusto, cioè a settembre-ottobre?

 

Forse è meglio aspettare ancora qualche mese (diciamo uno-due), e comunque fino a poco prima della nuova annata, tanto i vini anche se sono esauriti in cantina non lo sono in enoteca o a ristorante?

 

Oppure non esiste un momento più adatto di un altro per pubblicare degli assaggi e quindi è giusto uscire in qualsiasi momento dell’anno?

 

 

Sinceramente per me è un bel dilemma, che non si riesce certo a risolvere parlando con i produttori di vino. Questi infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, vorrebbero che il loro vino venisse recensito al primo momento utile e naturalmente recensito con voti alti. Insomma, il classico caso di botte piena e moglie (pardon, responsabile del settore commerciale) ubriaca.

 

Questo lo posso anche capire, quello che capisco meno e la quasi assoluta miopia di tantissimi produttori, che gli impedisce di vedere aldilà della propria porta di cantina.

 

Non sapete quanti mi hanno detto “Ma lo vuoi assaggiare adesso che il vino in cantina è finito?” ed era inutile che io facessi notare che non avere vino in cantina a tot mesi dall’uscita in commercio vuol quasi matematicamente dire che quel vino è a ristorante o in enoteca, quindi è il momento ottimale per il consumatore, che è sicuro di trovarlo in vendita.

 

Niente! Molti non riescono a capire che esiste un mondo oltre le vigne e si arriva all’assurdo di quello che sostiene che il suo vino debba essere degustato il più tardi possibile ma poi non te lo manda perché non ne ha più una bottiglia.

 

 

Detto questo però vediamo di tornare nel mondo dei consumatori, perché è proprio a loro che vorrei porre la domanda da un milione di dollari “Quando preferite avere informazioni su un vino? Appena entra in commercio, correndo il rischio di non trovarlo ancora, oppure dopo diversi mesi dall’uscita o in un altro momento ancora?

 

Mi piacerebbe molto avere qualche risposta, per  capire anche noi come impostare il nostro lavoro. Che, per inciso, se dovessimo assaggiare “tutto e subito” dovrebbe essere veramente rivoluzionato.

 

Certo è che, guardandosi attorno, forse non esiste il vero momento adatto. Due esempi: in USA i principali giornali enoici escono ogni mese con nuovi assaggi, fregandosene bellamente della tempistica “autunnale” che invece impera in Italia. In Francia invece le principali guide escono almeno un mese abbondante prima di quelle italiane.  Passando al web non esiste una regola: per esempio i grandi nomi come Jancis Robinson pubblicano risultati a ruota (con l’unica regola che se vuoi vedere devi pagare l’abbonamento). 

 

Insomma, forse non esiste una regola che possa essere condivisa da tutti, in ogni nazione e quindi…… la regola è che non ci sono regole, dipende a chi ti rivolgi? O no.

 

Parliamone.

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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