In copertina Bill Harlan e il suo impero nella Napa Valley, e, più in piccolo, il report annuale sul Cabernet Sauvignon californiano, i top restaurants di New York, i distillatori artigianali e i bianchi alsaziani.
Si comincia con le numerose rubriche di Wine Spectator: la posta, gli affari nel mondo del vino,wine & design, i perfect matches,le pagine degli opinionisti (James Laube sul lancio delle annate,Matt Kramer sul valore delle differenze).
Il primo servizio è per la saga degli Harlan, annunciata in copertina, a partire dalla prima avventura nella Napa e dal suo incontro con Mondavi, fino alle fortune attuali.
Il report sulla vendemmia 2012 del Cabernet californiano parla di una grande annata (a Napa meglio che a Sonoma) con un raccolto record, dopo un deludente 2011.
I migliori assaggi per James Laube sono i Cabernet Vixen Block di Bevan Cellars e Oakville di Screaming Eagle.
L’articolo che segue è dedicato alle stelle nascenti del Cabernet californiano, da Dakota Shy a Tanner DaFoe. Eccoci quindi ai ristoranti di Manhattan e alla costante crescita dei locali per i wine lovers.
Finalmente un po’ d’Europa: i vini “fossili” dello Jura (con Jean François Ganevat al vertice per James Molesworth) e quelli alsaziani , con i suoi grandi Grain Nobles e Vendange Tardive.
In mezzo, i distillatori artigianali , dalla California a New York.
C’è anche un po’ d’Italia, con l’incontro con il barolista Mauro Mascarello.
Per chiudere: la Guida alfabetica al Cabernet californiano e la Buying Guide:molta Francia ( e niente Italia) questa volta nelle categorie dei vini più pregiati,solo una Barbera d’Alba tra i vini best value.
Wine Spectator, vol. 40, no.10, November 15, 2015, $5.95