Grande Festa di Winesurf: bene nonostante la pioggia!3 min read

Un piccolo commento alla nostra manifestazione annuale è doveroso. Oramai la formula è collaudata: centinaia di grandi vini a disposizione senza il preventivo filtro del produttore o del sommelier di servizio, rende più tranquillo e personalizzato l’assaggio. Il poter scorrazzare in santa pace, guardare una bottiglia, assaggiarla e riflettere o commentarla con gli amici è un modo sicuramente diverso e piacevole di confrontarsi con i grandi vini. Naturalmente il “servizio d’ordine” vigiliava: tutti i redattori di Winesurf, trasformati per un giorno in wine guards, sono stati perfetti nel gestire le tre sale, dove più di trecento grandi vini italiani erano a disposizione dei partecipanti.

 

Una precisazione per noi importante: per tutto l’anno i redattori di Winesurf fanno appunto i redattori, cioè assaggiano vini, danno voti, scrivono articoli sul mondo del vino. Per questo alla nostra Grande Festa nessun produttore che ha inviato i vini ha pagato un euro per partecipare.  Saremo all’antica ma preferiamo che nessuno possa mai pensare che un  nostro punteggio, alto o basso, possa essere dovuto o meno  ad una “sponsorizzazione” o ad un contributo per organizzare una manifestazione.  

Ci teniamo a ribadire questo concetto con forza, senza voler assolutamente puntare il dito su chi opera in altra maniera; allo stesso tempo crediamo che un produttore di vino dovrebbe apprezzare questa nostra posizione, che ci priva in partenza di notevoli risorse (pensate, 214 aziende partecipanti..) ma ci permette una chiarezza  ed un’ indipendenza di giudizio assoluta.

 

I Duelli Agrari con Gianfranco Gallo di Vie di Romans  e Francesco Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, sono stati sicuramente più incisivi e  proficui dello scorso anno. Un ‘ora abbondante di discussione, dove spesso il pubblico è intervenuto con quesiti precisi e circostanziati: indubbiamente una formula da mantenere.

 

Come è da mantenere Enocup, il campionato di degustazione che ha visto trionfare una squadra toscana davanti ad un team friulano ed uno veneto. Vi giuro che, se potessi, parteciperei!

 

Le sale degli Amici di winesurf, dove spiccavano la delegazione dei Cembrani DOC, dell’associazione Schioppettino di Prepotto, del Consorzio della Vernaccia di San Gimignano e del Gavi, sono sicuramente il giusto spazio per chi vuole comunque un contatto con i produttori.

 

Quello che non è andato bene e sarà sicuramente da cambiare è stato il nostro rapporto con Giove Pluvio, che ha bloccato nelle loro case tantissimi amici e possibili partecipanti. Per questo abbiamo un anno di tempo e cominceremo a lavorare sin da domani, con riti mistici, esoterici e liturgici ( melius abundare quam deficere).

 

A questo punto i ringraziamenti: un grazie gigantesco a tutti i redattori di Winesurf: sommando le loro venerande età arriviamo vicino a Matusalemme, ma quando c’è da darsi da fare sembrano dei ragazzini di diciotto anni. Sono stati semplicemente meravigliosi.  

E meravigliosi erano anche i panini col lampredotto di Leonardo Torrini, nonché i caffè di Andrea Trinci, che da soli mi hanno tenuto in piedi per tutto il giorno. A loro e agli altri artigiani del gusto presenti un grazie di cuore.

 

Ai produttori che hanno offerto i vini diciamo GRAZIE dal profondo del cuore e a tutti diamo appuntamento all’anno prossimo.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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