Degustazioni bianchi trentini 2015: molto dipende dal vitigno4 min read

Le nostre degustazioni dei bianchi trentini del 2015 si sono svolte dopo aver assaggiato quelli altoatesini ed averli trovati non proprio esaltanti (vedi) . Per questo alla volta di Trento (a proposito, grazie al Consorzio Vini del Trentino per l’ospitalità e l’organizzazione) continuavamo a ripetere quello che oramai era il  mantra dei nostri assaggi di quest’anno “Ricordiamoci che l’annata 2015 è stata molto calda e col caldo è difficile preservare freschezza e aromi”.

 

Ce lo siamo ripetuti ad libitum ed è indubbiamente servito per approcciare senza false speranze la degustazione, che comunque è andata sicuramente meglio dello scorso anno, quando avevamo di fronte la 2014, annata fredda, piovosa e veramente difficile.

 

Come vedrete parleremo dei vini dividendoli per vitigni e/o tipologie ma in linea generale ci sentiamo di dire che la vendemmia 2015  forse è stata “ammortizzata” meglio in Trentino che in Alto Adige. Certo non aspettatevi  in generale grandi vini con notevoli potenzialità future,  ma una buona qualità media, più o meno marcata a seconda del vitigno preso in considerazione.

 

Ma andiamo nello specifico.

 

Nosiola

“Ragazzi, se non la volete più coltivare ditelo!” Questa frase un po’ cattiva ci ronzava in testa durante la degustazione, che comunque ha mostrato come la Nosiola possa dare buoni risultati in annate calde. Peccato sia difficile riconoscerla perché chi ci mette del müller, chi dello chardonnay, chi addirittura del moscato. Chi invece non ci mette niente produce un vino elegante ma paga dazio perché l’aromaticità della Nosiola non è certo prorompente ma fine e suadente. Veramente un peccato quello di non credere in questo vitigno, che nel 2015 ha dato una serie di buoni prodotti, sapidi ed eleganti. Un’uva che secondo noi dovrebbe essere molto più considerata ( e coltivata) e invece perde identità anno dopo anno. Voto all’annata: 7

 

Pinot Grigio

Per anni i Pinot Grigio trentini che abbiamo assaggiato sono stati veramente poca cosa e quindi festeggiamo l’insperato risultato medio del 2015 grazie a vini di  buona freschezza,  dal corpo discreto e varietali al naso. Ripeto che si partiva dai livelli piuttosto bassi del passato, ma comunque si conferma quanto di buono avevamo notato in Alto Adige con in più qualche punta dove anche il legno gioca bene la sua parte. Voto all’annata: 7

 

Chardonnay

Tra i vari problemi della viticoltura trentina quello degli chardonnay di pianura (che sarà difficile dirottare con successo sul Trento DOC) è uno di quelli più difficili da risolvere. Anche nel 2015 vini poveri, scarni, semplici… cosa vuoi di più? Voto all’annata: 4

 

Riesling

Anche se i migliori risultati sono venuti da vini di annate precedenti occorre dire che quel bellissimo luogo chiamato Val di Cembra propone anche in annate calde dei riesling lineari, freschi, piacevoli e soprattutto abbastanza secchi. Sicuramente per quanto riguarda questo vitigno la vendemmia è stata migliore qui (leggi Val di Cembra) che in Alto Adige e siamo convinti che I riesling trentini piantati in zone dai 550-600 metri in su avranno molto da dire in futuro. Voto all’annata: 6.5

 

Uvaggi e altre uve

Vista l’estrema frammentazione non ci sentiamo di essere particolarmente cattivi. Qualche moscato secco interessante, una discreta pulizia media. Resta comunque  la sensazione che alcuni uvaggi nascano più per esigenze di cantina che non per scelte chiare e definite. Voto all’annata: 5

 

Sauvignon

Come in Alto Adige ci aspettavamo di più, come in Alto Adige siamo rimasti delusi. Nasi in diversi casi molto maturi, poco precisi con qualche “punta” quasi caricaturale,  mancanza di corpo e di freschezza non diciamo generalizzata ma ben pochi sauvignon ci hanno dato qualche soddisfazione. Voto all’annata: 5

 

Müller Thurgau

Anche se non siamo di fronte alla vendemmia del secolo i Müller Thurgau trentini hanno superato abbondantemente l’esame. Note varietali nette e intense, buona freschezza, qualche vino addirittura “vibrante” con possibilità di miglioramento negli anni. A parte Cembra, oramai luogo d’elezione di questo vitigno (mi sbilancio ma forse è il luogo dove si esprime meglio al mondo) anche altri Müller hanno buona freschezza e riconoscibilità. Soprattutto non esistono vini scontati. Voto alla vendemmia: 8

 

Traminer Aromatico

Anche se molti produttori trentini lo chiamano “altoatesinamente” Gewürztraminer  noi parliamo di Traminer aromatico per evidenziare con piacere le diverse caratteristiche che hanno nel 2015 hanno spiccato. Minori zuccheri residui, maggiore freschezza, finezza aromatica anche in una vendemmia calda e difficile.

I traminer del trentino sono vini molto più bevibili e eleganti di quelli altoatesini. Non sono solo vini da aperitivo e possono essere abbinati con soddisfazione a diversi piatti. Nel 2015 la mancanza di zuccheri per fortuna non è stata sostituita da note amare, spesso rintracciabili in questi vini. Una buona vendemmia. Voto all’annata: 8+

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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