Come cambierà Winesurf (grazie a voi)2 min read

Informare è uno dei nostri obiettivi (se dico mission il Kapo si innervosisce!), ma per una volta informiamo su noi stessi e sul lavoro che stiamo facendo per rinnovare Winesurf, dandogli struttura e grafica aggiornate.

 

Con il successo del crowdfunding, che ci ha consentito di raccogliere la cifra necessaria per fare questo importante lavoro, tutti i collaboratori si sono messi in moto per dare i propri consigli, per dire cosa e come vorrebbero modificarlo e il nostro consulente Francesco Terzini  ha avuto un bel daffare per mettere insieme le tante idee che gli sono arrivate.

 

 In questo periodo (povero lui!) sta realizzando la nuova struttura di base prevalentemente da un punto di vista funzionale, poi lavorerà sulla grafica e infine inserirà le migliaia di informazioni già contenute nell’attuale sito secondo la nuova forma che gli stiamo dando.

 

Una parte del lavoro di riorganizzazione del database, con oltre 30000 degustazioni è già a buon punto (grazie Giampaolo Cimino!), ma deve essere armonizzato e reso graficamente piacevole.

 

Perché dovete sapere Il lavoro si svolgerà su due direttrici principali, da una parte quella di far comprendere in maniera chiara che Winesurf è (anche) una guida vini online, l’unica guida esclusivamente online sul vino italiano che verrà tradotta anche in inglese, dall’altra che siamo (anche) un giornale e come tale seguiremo l’attualità daremo i nostri pareri su quanto accade nel nostro mondo.

 

Winesurf cambierà nella forma, ma la sostanza sarà sempre la stessa. Dobbiamo renderlo più leggibile e più intuitivo (oltre che meglio consultabile anche su tablet e telefoni), ma lo stile non cambierà perché noi siamo sempre noi: ironici, ma serissimi; liberi nelle nostre idee, ma rispettosi del lavoro degli altri.

Maddalena Mazzeschi

A 6 anni scopre di avere interesse per il vino scolando i bicchieri sul tavolo prima di lavarli. Gli anni al Consorzio del Nobile di Montepulciano le hanno dato le basi per comprendere come si fa a fare un vino buono ed uno cattivo. Nel 1991, intraprende la libera professione come esperto di marketing e pubbliche relazioni. Afferma che qualunque successo è dovuto alle sue competenze tecniche, alla memoria storica ed alle esperienze accumulate in 30 anni di lavoro. I maligni sono convinti che, nella migliore tradizione di molte affermate PR, sia tutto merito del marito! Per Winesurf si occupa anche della comunicazione affermando che si tratta di una delle sfide più difficili che abbia mai affrontato. A chi non è d’accordo domanda: “Ma hai idea di cosa voglia dire occuparsi dell’immagine di Carlo Macchi & Company?”. Come darle torto?


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