Barolo 2009, che coincidenza!3 min read

Giocate questi numeri al lotto, nell’ordine e  nel modo che credete voi: 2, 6, 3. Naturalmente sulla ruota di Torino. Vi chiedete il perché?? Ve lo spieghiamo subito.

Lo scorso anno la media stelle dei Barbaresco 2009, dopo aver assaggiato oltre 100 campioni, si assestò su 2.63.

Volete sapere quest’anno, dopo aver assaggiato 254 Barolo del 2009 quale è stata la media stelle? 2.63!

Ce n’è d’avanzo per alzarsi  e correre a giocare almeno un ambo. Come finisco di scrivere giuro che lo faccio ma intanto devo ringraziare Albeisa e Consorzio del Barolo e Barbaresco per averci ospitato ancora una volta nei nostri assaggi novembrini.

Dopo i ringraziamenti veniamo ai numeri e a quello che rappresentano. Lo scorso anno, commentando i risultati dei Barbaresco 2009 scrissi queste parole:

“…Almeno per adesso degli altissimi picchi qualitativi questa vendemmia 2009 non li ha mostrati, evidenziando invece una buona qualità media anche se con alcune particolarità notate già negli assaggi di maggio. Ci stiamo riferendo a diversi vini che mostrano al naso gamme aromatiche piuttosto mature  mentre la bocca è contraddistinta da tannicità non molto fine, ancora ruvida e scomposta. Se il tempo potrà servire e aiutare nel secondo caso, è molto difficile porti giovamento nel primo. Del resto l’annata 2009 è stata contraddistinta da mesi estivi molto caldi e da scarsità di precipitazioni: quindi chi è riuscito a gestire lo stress della vite ha avuto vini sicuramente ottimi mentre chi non è stato altrettanto bravo si è ritrovato con prodotti abbastanza maturi al naso e piuttosto scorbutici in bocca. Questa “ruvidezza” è forse dovuta anche ad una difficile maturazione fenolica, accentuata magari da alcuni anticipi vendemmiali.”

Parole che avevano trovato conferma nei nostri assaggi a Nebbiolo Prima 2013 (vedi) e che trovano adesso una definitiva ratifica. L’annata 2009 ha sicuramente buoni e ottimi vini ma non ha certamente il carisma della grande annata. Mediamente abbiamo trovato vini di buona struttura ma abbastanza spesso la disarmonia naso-bocca (il primo troppo maturo, la seconda troppo ruvida) veniva a galla, riportandoci a valutazioni complessive non certo esaltanti.

Se andiamo a vedere i vini migliori, cioè quali che hanno preso 4.5 e 4 stelle abbiamo ancora una conferma e cioè che la graduatoria di merito tra comuni vede Serralunga prevalere su Monforte, La Morra e Barolo, con fanalino di coda Castiglion Falletto. Questo avevo scritto a maggio e questo ripeto dopo gli assaggi di Novembre.

Chiudo affermando che dividere in due gli assaggi, tenendoli molto distanti nel tempo, è una formula da perseguire sempre di più. Infatti a maggio molti vini sono ancora in “bacino di carenaggio” e la prova è il fatto che tutti i vini esclusi per problemi vari  (in alcuni casi reinseriti dopo il secondo assaggio novembrino) erano stati degustati a primavera. A novembre i Barolo (anche i Barbaresco) cominciano ad assumere una veste definitiva e catalogabile senza timore di grandi smentite, specie se quasi sempre si conferma o quasi il giudizio di maggio.

Ma a novembre le guide sono già sugli scaffali…… questo è il grande vantaggio che il web non può lasciar perdere!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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