Barbaresco 2009: in medio stat virtus2 min read

Dopo averli assaggiati una prima volta a maggio per Nebbiolo Prima, (vedi) una seconda a novembre con il gruppo dei Giovani Promettenti (i cui resoconti giornalieri avete trovato sia sui rispettivi giornali che su Facebook) e  riassaggiato qualcosa in sede giusto per essere sicuri, eccovi i risultati e i commenti ai Barbaresco 2009.

Prima di tutto i numeri:  quasi 110 vini assaggiati e recensiti (compresi alcuni 2008 e 2007) sono un panorama sicuramente ampio e crediamo esauriente sulla denominazione.  Una media stelle  di 2.63,  la più alta dal 2002, starebbe a dimostrare una vendemmia di altissimo livello.

Avrete sicuramente notato il condizionale, infatti se andiamo ad analizzare più in profondità i punteggi notiamo che di vini a 4 stelle ne abbiamo uno solo anche se ben coadiuvato da 12 che sono arrivati a 3.5.

Insomma, almeno per adesso degli altissimi picchi qualitativi questa vendemmia 2009 non li ha mostrati, evidenziando invece una buona qualità media anche se con alcune particolarità notate già negli assaggi di maggio.

Ci stiamo riferendo a diversi vini che mostrano al naso gamme aromatiche piuttosto mature  mentre la bocca è contraddistinta da tannicità non molto fine, ancora ruvida e scomposta. Se il tempo potrà servire e aiutare nel secondo caso, è molto difficile porti giovamento nel primo.

Del resto (se qualcuno vuole vedere qualche dato sull’andamento dell’annata 2009 può andare nella nostra rubrica “Che Tempo fa” oppure cliccare qui ) l’annata 2009 è stata contraddistinta da mesi estivi molto caldi e da scarsità di precipitazioni: quindi chi è riuscito a gestire lo stress della vite ha avuto vini sicuramente ottimi mentre chi non è stato altrettanto bravo si è ritrovato con prodotti abbastanza maturi al naso e piuttosto scorbutici in bocca. Questa “ruvidezza” è forse dovuta anche ad una difficile maturazione fenolica, accentuata magari da alcuni anticipi vendemmiali.

Ecco spiegato “l’arcano ricorrente” della vendemmia 2009 che però, come accennato, propone comunque una qualità media di livello: infatti le 2.63 stelle sono frutto  anche e soprattutto di ben 44 vini che hanno ottenuto 3 stelle. Ciò vuol dire che questo  40% ( che si somma al 14% di vini con punteggi superiori ) mostra buone caratteristiche generali e che queste caratteristiche, come sempre accade nel buoni Barbaresco, miglioreranno col tempo.

Il nostro consiglio è quindi quello di approcciarsi tra qualche tempo a questa vendemmia e magari privilegiare adesso i 2008, che ci sembrano entrati nel giusto momento di beva. Ce lo dimostrano alcuni assaggiati adesso a cui le 4 stelle erano quasi strette.

Stretti invece non siamo stati nella sala di degustazione del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero che ci ha organizzato la degustazione di novembre e che ringraziamo assieme alla “padrona di casa” Albeisa. Questo ringraziamento diventa adesso quasi una minaccia perché….cara Albeisa e caro Consorzio…noi ritorneremo!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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