Vinitaly 2010: segnali di crisi…..1 min read

Padiglione della Puglia all’ora di punta: in uno stand affollatissimo una signora, sedendosi ad uno dei tavolini per la degustazione, appoggia improvvidamente la sua borsetta per terra. Altrettanto improvvidamente, visto il risultato finale,  un lesto giovane la raccoglie e si da alla fuga. Purtroppo (per lui) viene “provvidamente” raggiunto da alcuni produttori che lo stendono per terra alquanto ruvidamente, in attesa dei carabinieri che lo  porteranno via.
Negli anni passati avevo assistito ad altri episodi (gioco delle tre carte su improvvisati banchetti, borseggi, etc) ma mai ad uno scippo con così  scarsa possibilità di successo. Il giovane (dai tratti orientali) doveva essere proprio disperato.
Che sia anche questo un segno della crisi?

 

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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