VINerdì IGP, un vino in 300 battute
Non importa il vitigno, sui tempi lunghi i bianchi irpini regalano sempre grandi soddisfazioni. Come questa Coda di Volpe lavorata solo in acciaio e dimenticata in bottiglia dal naso di cedro candito e idrocarburo, con la beva piena e appagante ben sostenuta dall’acidità.
Sorso finale lungo e dissetante.