Vigneti delle Dolomiti Nosiola e Manzoni Bianco 2008 Vignaiolo Giuseppe Fanti4 min read

Me ne convinco sempre più: c’è Trentino e Trentino del vino. C’è quello che non mi piace, rappresentato dalla triade di potenti e talora strafottenti Cantine Sociali che fanno il bello ed il cattivo tempo e danno l’impressione di considerare gli altri soggetti produttivi come delle trascurabili entità  e niente più. E c’è poi l’altro Trentino, quello che propone agli appassionati curiosi che non si accontentano delle produzioni di massa le cose più interessanti e sfiziose, formato da una rete di piccole realtà di aziende, spesso molto piccole, che si sforzano di fornire un’immagine più autentica della produzione vitivinicola in questa regione attraverso vini che hanno carattere, personalità e sense of terroir, come direbbero gli inglesi. Rete di aziende che hanno dato vita ad una realtà associativa vitale come l’Associazione dei Vignaioli del Trentino, il cui sito Internet vi invito a visitare – vedete qui. Vignaioli i cui vini molto spesso occorre andare a cercare in zona, visto che spesso non sono capillarmente distribuiti in tutta Italia, ma che rappresentano delle autentiche scoperte. Questo anche e soprattutto nel caso di varietà e vini d’interesse locale, insomma quei vini che siamo abituati a definire “autoctoni”. Oggi non vi segnalerò un solo vino, bensì due, opera di un vignaiolo che opera in una zona bellissima a nord di Trento, eccellente zona di vini bianchi. E si tratta di un’azienda particolare cui storicamente va il merito, riconosciuto da tutti, di aver valorizzato negli anni Cinquanta una delle varietà a bacca bianca più intrinsecamente trentine come la Nosiola, che stava rischiando di scomparire. Rete di aziende che hanno dato vita ad una realtà associativa vitale come l’Associazione dei Vignaioli del Trentino, il cui sito Internet vi invito a visitare – vedete qui. Vignaioli i cui vini molto spesso occorre andare a cercare in zona, visto che spesso non sono capillarmente distribuiti in tutta Italia, ma che rappresentano delle autentiche scoperte. Questo anche e soprattutto nel caso di varietà e vini d’interesse locale, insomma quei vini che siamo abituati a definire “autoctoni”. Oggi non vi segnalerò un solo vino, bensì due, opera di un vignaiolo che opera in una zona bellissima a nord di Trento, eccellente zona di vini bianchi. E si tratta di un’azienda particolare cui storicamente va il merito, riconosciuto da tutti, di aver valorizzato negli anni Cinquanta una delle varietà a bacca bianca più intrinsecamente trentine come la Nosiola, che stava rischiando di scomparire. Diverso e sempre intrigante il discorso sul Manzoni bianco, conosciuto anche come Incrocio Manzoni, ovvero, come potete leggere su questo interessante sito Internet appositamente dedicato a questa varietà, “il clone più famoso tra quelli ideati e messi a punto dal prof. Luigi Manzoni, preside della Scuola Enologica di Conegliano durante una serie di esperimenti condotti negli anni Trenta sul miglioramento genetico della vite mediante incrocio e ibridazione”. In altre parole un vitigno nato dall’incrocio tra due varietà nobili come Riesling Renano e Pinot bianco. Un vitigno che trova crescente diffusione nel Nord Est, in provincia di Treviso e Vicenza, ma che in Trentino ha trovato un ambiente particolarmente favorevole. Questa versione annata 2008 di Alessandro Fanti la considero come una delle più convincenti versioni che abbia sinora incontrato. Colore paglierino vivo dorato multi riflesso, profumi di bella vivacità e definizione, ampi, complessi, ben strutturati, con note di fiori secchi, agrumi, mandorle, accenni di miele e solo una leggera speziatura in evidenza, gusto ben secco,  ma largo, ampio, ben strutturato, ricco di grande soddisfazione, con un’acidità ben calibrata, continuità e nitido sviluppo, grande nerbo ed estrema piacevolezza, da vino, come la Nosiola, di spiccata personalità e carattere. Questo sì che è il Trentino (del vino) che mi piace!

 

Vignaiolo Giuseppe Fanti

Via Piazza G.N. Della Croce 3
38015 Pressano di Lavis
telefono e fax 0461 240809
e-mail vignaiolo@virgilio.it

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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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