Vigna Flaminio: sicuri di non sbagliare2 min read

La bevibilità è sicuramente un concetto personale, come tutto quello che è legato alla sfera sensoriale. Spesso dipende dal cibo a cui il vino viene abbinato e le cose cambiano sensibilmente quando un vino viene giudicato in questo contesto. Anche se nelle degustazioni organizzate, quelle cosiddette “professionali”, il vino viene giudicato per quello che c’è nel bicchiere, si fa sempre più strada un giudizio che tiene conto del suo rapporto con la tavola. Se l’indice di bevibilità è uno dei parametri che ancora non trova una sua piena riconoscibilità da parte dei degustatori. per fortuna non è così presso i consumatori dove invece rappresenta il parametro fondamentale insieme al prezzo per giudicare la bontà di un vino. Sui mercati internazionali è proprio questa tipologia di vini che tiene banco e che mantiene alto il livello medio dei vini italiani. Grandi nomi dell’enologia italiana a parte , sono questi i vini con cui si fa volume e che permettono a moltissime aziende di mantenere una redditività, spesso sempre più compromessa sul mercato interno. Il Vigna Flaminio dell’azienda Vallone, oltre a rappresentare un pezzo della storia enologica regionale è da sempre uno dei vini che potete scegliere senza tema di sbagliare e che vi accompagnerà degnamente nei vostri percorsi gastronomici. Il 2008 è in buona maturità, con frutto succoso che trova nel Negroamaro la sua base e la sua struttura su cui poi poggiano le lievi ed eleganti note della Malvasia e la dolcezza e la morbidezza del Montepulciano. Un uvaggio classico che consegna un vino versatile e molto piacevole, dove corpo, morbidezza, spalla acida e tannino ancora giovane si fondo in grande equilibrio.

 

 

Vigna Flaminio Rosso 2008

 

 

 

Brindisi doc

Az. Vallone

Tel. 0832. 308041

Uvaggio:Negroamaro-Montepulciano-Malvasia Nera

 

Valutazione: Ottimo

 

 

 

 

 

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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