Vandali da Soldera: adesso tocca a Montalcino!3 min read

Ho riattaccato adesso il telefono dopo aver parlato con Gianfranco Soldera.  Prima di tutto mi è sembrato il solito Soldera: sicuramente colpito ma tranquillo e battagliero. “Non ci fermerà certo un gesto del genere, io e la mia famiglia andremo avanti e combatteremo. Abbiamo perso 626 ettolitri di Brunello in una notte (sei annate, dal 2007 al 2012 n.d.r.) ma continueremo a produrre vino”.

Questa è a caldo la prima dichiarazione di Gianfranco. Mi ha poi detto quello che un po’ tutti già sapevano e cioè che i vandali, approfittando del sonno profondo della persona che dormiva vicino alla cantina, sono entrati nella notte del 2 dicembre forzando una porta antisfondamento, hanno aperto i rubinetti e fatto andare nelle fogne il lavoro di sei anni.

Anche se l’assicurazione coprirà sicuramente una parte dell’enorme perdita quello che non si riuscirà tanto facilmente a sanare sarà la perdita d’immagine per un territorio, che da angolo di pace diventa in una notte luogo dove un produttore (e speriamo solo un produttore) non riesce a dormire in pace.

Ma andiamo avanti. Gianfranco ha anche detto che, nonostante tutto non si troverà in grosse difficoltà economiche ma ha voluto sottolineare che forse le difficoltà saranno altre e per tutti affermando “Su questo, che è un atto vandalico per il territorio, all’estero avranno sicuramente qualcosa da dire” ha poi continuato dicendo che oramai “Non c’è più sicurezza e questo deve spaventare tutti.”

Una mancanza di sicurezza che, nonostante il pronto intervento dei carabinieri, sarà sicuramente sfruttata all’estero da chi vorrà infilare il dito in questa piaga. Mi ricordo la copertina di molti anni fa di un settimanale tedesco in cui si vedeva un piatto di spaghetti con una pistola sopra. Erano altri tempi, ma non meravigliamoci se qualcuno magari sostituirà agli spaghetti un bicchiere di vino.

Comunque sembra proprio si tratti di una vendetta, miope e vigliacca, ma solo la vendetta contro alcune posizioni prese da Soldera in passato può giustificare una cosa del genere.

Una cosa che colpisce non solo un’attività  perché, come ha sottolineato Gianfranco Soldera, “il vino è qualcosa di più di una semplice attività economica”.

Non possiamo che essere d’accordo: specie a Montalcino il vino è nelle radici stesse della terra, fa parte della storia, riesce a unire e a dividere destini, segna il tempo e le stagioni. Per questo un atto che colpisce il vino di Soldera è un atto contro tutti i produttori, contro Montalcino. Mi sembrerebbe quindi più che auspicabile che tutti i produttori, il Consorzio e il Comune si stringessero fattivamente attorno alla famiglia Soldera non solo con dichiarazioni pubbliche ma riuscendo a trovare un modo reale per aiutarli e aiutarsi a superare questo momento.

 

Creare un’etichetta  di Brunello “Montalcino per Soldera” dove tutti i produttori mettono x litri del loro miglior vino credo potrebbe essere un modo serio e concreto per far capire che quei rubinetti sono stati aperti in tutte le cantine, quelle botti vuote sono di tutti e tutti contribuiranno a riempirle.

Se non ci sarà forte e reale unione in questo momento avranno avuto ragione quei vigliacchi che hanno aperto i rubinetti.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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0 responses to “Vandali da Soldera: adesso tocca a Montalcino!3 min read

  1. La risposta del territorio deve essere fortissima! Si rischia veramente che il danno, oltre a Soldera, lo paghi tutto il territorio.
    Il mondo del vino e soprattutto del Brunello è fatto anche di pathos, di sensazioni e cultura. Un durissimo colpo a cui bisogna reagire subito ed in modo compatto. L’idea del “Vino per Soldera” è buona, non tanto per Soldera, ma quanto per rimarcare che Montalcino non si fa intimidere da nessuno.

  2. buona l’idea del Montalcino per Soldera, adesso staremo a vedere se i produttori riusciranno a superare le loro divisioni e trovare un minimo di solidarietà . Sono un po’ pesimista, vi prego, smentitemi!!

  3. Esattamente come si fece con Mastroberardino dopo la distruzione della sua cantina dopo il terremoto d’Irpinia. La solidarieta’ dei produttori sara’ premiata da qualcosa che difende tutti dal solito sciacallo e anche all’estero verra’ valutata molto positivamente, come segnale forte di un territorio forte. Tienici informati, Carlo

  4. Ragazzi sono pienamente d’accordo con voi.
    L’idea di non far sentire solo Gainfranco mi sembra ottima. Necessita di un gesto comune, che vada a smentire coloro che diranno “la solita Italia”!!!
    Dobbiamo dimostrare che in Italia si vive anche per gli altri e non solo per noi stessi.
    Questo vile ed idiota gesto, compiuto da medesimi elementi, potrebbe essere sfruttato per far capire che persone come Gianfranco non si sconfiggono con atti simili. FORZA GIANFRANCO!

  5. Bene l’idea del “Montalcino per Soldera” e con quanto scrive Carlo nel suo pezzo.Se la proposta andasse in porto, mi piacerebbe davvero potervi partecipare,poi,da “consumatore” ed estimatore della storia,della passione,della professionalità  e dell’onestà  della famiglia Soldera.

  6. Molto bella l’idea dell’etichetta “Montalcino for Soldera” realizzato con i migliori vini degli altri produttori, complimenti. Un’altra idea con cui tutti potrebbero esprimere la loro solidarietà  all’azienda l’ho lanciata nel pezzo sul mio blog maxwine: l’acquisto in primeur di una bottiglia della vendemmia che ancora dovrà  venire, quella del 2013. Non saranno magari i soldi a essere indispensabili ai Solera in questo momento, ma il calore umano di migliaia di consumatori sarebbe una bella risposta al vile gesto di cui sono rimasti vittima

  7. Sono ancora allibito, migliaia di litri di vino (e che vino!) buttati in fognatura…oltre al notevole danno economico è uno “spegio” alla persona di Gianfranco Soldera, al suo lavoro e alla sua infinita passione di fare il vino. Condivido pienamente l’idea di “Montalcino per Soldera” e penso (spero) che i produttori non si tireranno indietro davanti a questo scempio.

  8. I produttori di Montalcino hanno saputo superare insieme tanti problemi, non mancheranno certo di farlo ora. Ottima l’idea di un Brunello “di solidarietà ” per aiutare l’amico Gianfranco a superare questo brutto momento, l’abbiamo già  fatto quando un altro amico ebbe la vigna tagliata e proporrò ai colleghi di farlo anche ora.

  9. E’ proprio in situazioni come questa, di una gravità  inaudita, che il mondo del vino ha la possibilità  di dimostrare la sua capacità  di fare sistema. Auspico una forte risposta da parte del Consorzio e mi auguro che non vengano fuori improprie strumentalizzazioni della faccenda.

  10. Bravo Carlo, spero che Montalcino faccia sentire la solidarietà  a Gianfranco Soldera in questo brutto momento.

  11. Ho saputo adesso da un famoso produttore valsesiano che vorrebbe partecipare attivamente, alla solidarieta’ concreta, come ha gia’ fatto in passato, percio’ non so se sia piu’ giusto un “Montalcino per Soldera” o un “vino per Soldera”. Per non sapere ne’ leggere, ne’ scrivero, gli ho dato l’indirizzo e-mail del produttore che si e’ impegnato qui in prima persona (com’e’ abituato a far sempre quando le battaglie sono giuste) a fare qualcosa di concreto (e colgo l’occasione per ringraziarlo).

  12. Un “Montalcino per Soldera” è un’ottima idea! Va sostenuta e rilanciata. Sono con voi.

  13. Sono d’accordo, ottima l’idea dell’etichetta solidale. Avrebbe un doppio risultato positivo: dimostrare una reale vicinanza alla famiglia Soldera, e mostrare al mondo che i produttori di Montalcino sanno reagire con forza quando uno di loro viene colpito in modo cosଠignobile e idiota.

  14. Comunque, dato il tipo, penso che spiazzera’ tutti quanti quelli che stanno cercando di fare qualcosa per lui. Non sara’ facile nemmeno dargli solidarieta’. Hai da sudare sette camicie, Carlo!

  15. sicuri che a Soldera possa garbare un’iniziativa del genere, l’idea di un vino collettivo a lui dedicato realizzato con una cuvée di vini di aziende che lui ha più volte pubblicamente affermato di non apprezzare (eufemismo)?

  16. Non lo so Franco, vedremo. Sarebbe però, aldilà  dell’accettazione o meno da parte di Soldera, un bel segnale per affermare che Montalcino è realmente contro chi fa queste schifezze.

  17. E’ una storia bruttissima, che addolora chiunque attribuisca al vino un qualche valore culturale. Soprattutto sporca ancora una volta il territorio di Montalcino. Credo che i media debbano tenere insistentemente accese le luci su questa vicenda finche’ le autorita’ non avranno fatto chiarezza. Spiace dirlo, ma da alcuni commenti maligni che si sentono in giro si capisce come Soldera non abbia solo amici intorno a se’, anche in zona. Proprio per questo Montalcino e tutti i suoi produttori meritano che la verita’ emerga.

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