Un settembre un po’ più autunnale..per fortuna3 min read

Per chi ha poco tempo ecco la sintesi del mese di settembre, un mese caldo con precipitazioni da record ma distribuite in modo discordante.

• Prima settimana del mese: inizialmente molto caldo, ma poi rinfresca.
• seconda settimana del mese: bel tempo, un po’ caldo.
• terza settimana del mese: forti piogge al Nordovest.
• quarta settimana: piovosa con nubifragi sulle Isole e sulla Calabria.
• fine mese: bel tempo.

 

Con un po’ più di calma.

Settembre è iniziato con temperature alte ed elevate per il periodo stagionale, tanto è vero che l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR lo ha descritto come il 13° più caldo degli ultimi 209 anni. In particolare nei primi cinque giorni del mese il caldo è stato particolarmente anomalo, tanto che sono caduti alcuni record di caldo nella rete del Servizio Meteorologico Italiano con zone che hanno superato abbondantemente il 30°C (Bolzano 31,5°C, Verona 33°C, Torino 32,2°C, Firenze con 35 °C).

Alle elevate temperature ha fatto da sfondo una distribuzione precipitativa a dir poco folle: sulle isole maggiori e e sulla Calabria piogge eccezionali hanno prodotto surplus compresi tra +200 e +600%, mentre su parte del Nord e del Centro si sono osservati deficit significativi. Complessivamente la Penisola ha raccolto il 75% di precipitazioni in più rispetto alla media storica, ma il dato generale non rende giustizia all’effettiva distribuzione pluviometrica nazionale, poiché mai come in questo mese vi sono state vistose discrepanze geografiche: il grosso del surplus è stato fornito dalle Isole Maggiori e dalla Calabria dove piogge eccezionali hanno prodotto scarti compresi tra il +200 e il +500%, così è andata su parte della Sicilia, Sardegna, Abruzzo orientale, Basilicata occidentale e bassa Campania dove si sono verificati altrettanti picchi positivi.

Per quanto riguarda i nostri vigneti la vendemmia e’ iniziata con un anticipo in media di 10 giorni, con una produzione di buona qualità e rese produttive generalmente più contenute rispetto agli ultimi anni. Le operazioni di raccolta sono state occasionalmente interrotte per la pioggia che in ogni caso non ha creato particolari disagi e ancora in questi giorni stanno procedendo per le varietà tardive. Il tempo di questa fine estate (alte temperature e mancanza di precipitazioni) ha accentuato l’ingiallimento precoce delle foglie ed ha confuso persino…… le rondini che hanno avuto una partenza scaglionata!

Infatti il caldo ha favorito l’evapotraspirazione nelle piante che hanno messo in atto meccanismi di protezione, con l’ingiallimento precoce delle foglie. Ciò è stato visibile anche sulle altre piante arboree e comunque queste condizioni hanno fatto scattare le vendemmie.

Dalla fine dell’inverno era iniziato un lungo-lunghissimo periodo con temperature sopra la media, magari non di molto, ma di quel tanto che è bastato per vanificare quanto di buono aveva fatto l’inverno. Poi primavera calda ma piovosa si è detto, estate con cinque-sei ondate di caldo un po’ più calda del normale ma senza eccessi.
L’eccesso invece per noi c’è e va cercato nella sua costanza: da metà maggio praticamente non si è mai osservata alcuna importante inversione di tendenza termica o barica, per arrivare al mese di cui abbiamo appena raccontato qualcosa.

 

Un invito ai viticoltori.

Se le variabili meteorologiche (radiazione solare, temperatura, umidità relativa, precipitazione, vento, ecc.) sono sempre più una risorsa con cui fare i conti è necessario giungere al più presto ad una visione quantitativa attraverso misure meteorologiche svolte in azienda. E qui si parte dalla registrazione della copertura nuvolosa e dei fenomeni metereologici.

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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