Un classico della cucina di Langa, Cà del Re a Verduno1 min read

Il successo turistico delle Langhe ha rilanciato questo piccolo paese che ha poco più di 500 residenti e che noi amiamo non solo per il Barolo, ma anche per il Pelaverga, un rosso fresco e bevibile.

 

Cà del Re è un’altra alternativa che offre il Castello di Verduno: piccolo agriturismo con cinque camere e un’accogliente trattoria affrescata da Berruti. I Giovani Igp sono finiti qui la prima sera del loro mitico tour langaiolo ed è stato davvero un buon inizio.

 

Il bello di questa locanda è l’atmosfera che si respira, ai tavoli non ci sono solo turisti ma anche frequentatori abituali, ed è questo sempre un segnale positivo quando per capire come gira un locale.

 

Bella carta dei vini con la quale ci si può divertire a prezzi giusti. E via con gli antipasti classici di Langa.

 

A parte i tomini, i piatti sono tutti decisamente centrati e in equilibrio. Buonissima, ad esempio, la lingua.

 

Si procede secondo uno schema collaudato e goloso: antipasti, un primo di pasta fresca con ottimo sugo.

 

Ottima anche la carne, noi abbiamo optato per la quaglia e la chiusura con i formaggi.

 

Il conto alla fine è di circa 35 euro, vini esclusi ed è un ottimo rapporto tra qualità e prezzo.

 

I Giovani Promettenti non amano molto il dolce (faccina sorridente)

 

 

Via Umberto I 14, 12060 Verduno (CN)

Tel. +39 0172 470 281

www.castellodiverduno.com

 

 

 

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Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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