Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di assaggiare vini oltre le nuvole…a quasi 3000 metri d’altezza.
L’occasione mi è stata offerta dall’Associazione Vignaioli del Trentino che sabato 17 ottobre ha invitato alcuni giornalisti ad assaggiare i loro vini a Sass Pordoi, nel bel mezzo delle Dolomiti.
L’Associazione, presieduta da Roberto Zeni, raccoglie molti dei produttori di vino più famosi del Trentino. Questi hanno sentito la necessità di fare gruppo e promozione insieme, al fine di farsi conoscere meglio e non rimanere all’ombra dei giganti produttivi del territorio. Sono circa 70 piccole e medie cantine, custodi di una tradizione produttiva che in questo momento rappresenta il futuro dell’enologia di qualità trentina.
Ma torniamo alla degustazione: in realtà è cominciata il pomeriggio precedente, a Trento, presso Palazzo Roccabruna, sede dell’Enoteca Provinciale del Trentino. Per l’occasione abbiamo avuto modo di assaggiare una selezione di vini rappresentanti un po’ tutte le più importanti tipologie e i più classici vitigni su cui si fonda la viticoltura di qualità del Trentino.
La provocazione è stata interessante: può un vino cambiare i suoi parametri organolettici passando dai 200 metri s.l.m. di Trento città ai 3000 metri del rifugio Maria?
Alla luce degli assaggi effettuati sugli stessi campioni il venerdì pomeriggio e poi il sabato mattina successivo, non ho potuto apprezzare grandi differenze organolettiche. In generale i vini sono sembrati spostati verso una maggiore finezza, “leggerezza e verticalità” (bella scoperta!!!) a quota 2.950, complice probabilmente l’effetto psicologico di chi, di fronte ad uno spettacolo mozzafiato, ha assaggiato i vini con una diversa capacità interpretativa degli stessi.
Molto più interessante è stato l’effetto sul fisico dell’assaggiatore, per lo meno sul mio: il 28% in meno di ossigeno nell’aria ha probabilmente influenzato le mie capacità di assaggio rendendomi un po’ più “ovattato” e meno lucido del normale.
In definitiva, in base alla mia esperienza posso sintetizzare che: in una situazione di assaggio limite come quella effettuata a 3000 metri, non so se i vini cambiano i loro parametri organolettici….sicuramente sono gli assaggiatori a cambiare!
Questo piacevole ed interessante gioco organizzato per la stampa, è stato un compendio all’evento che vede da oltre 10 anni i vignaioli dare l’appuntamento agli enoappassionati della regione a Sass Pordoi. Oltre mille irriducibili hanno affrontato l’ascesa per non mancare a “Top Wine 2950”, questo il nome della manifestazione che si svolge sempre il terzo sabato di ottobre. Presenti molti dei Vignaioli aderenti all’Associazione, è stato possibile assaggiare in degustazione libera molti dei loro vini e delle specialità gastronomiche della Val di Fassa.
Per la cronaca questa è la lista dei miei migliori assaggi (a quota 200 metri slm).
Tenuta San Leonardo – San Leonardo 2004
Francesco Poli – Vino Santo del Trentino 1999
Arcangelo Sandri – Gewurztraminer Razer 2008
Cesconi – Olivar 2004
Maso Salengo . Marzemino dei Ziresi 2007
Borgo dei Posseri – Pinot Nero Paradis P 2007
Rosi – Marzemino Pojema 2007