Per il 94,32% degli italiani e per il 90.02% dei bevitori esteri -fonte (essiccata) Winesurf- ogni vino italico che ha bollicine in quantitativi non omeopatici (tipo residuo di carbonica) viene definito “PROSECCO”.
Ho aspettato qualche giorno per entrare nella spesso pretestuosa e sterile discussione sul riconoscimento Unesco a, cito testualmente, “Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.
Non vado pazzo per il Prosecco e neppure per il Valdobbiadene, lo ammetto, ma l’equilibrio, l’eleganza e la riposante vivacità di questa bottiglia mi ha rallegrato…
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