La vendemmia 2014 è universalmente riconosciuta come la più sfigata del secolo, tuttavia a 10 anni di distanza capita spesso di ricredersi all’assaggio
Non sono pochi i produttori che si stanno dedicando al viaggio nel tempo con questo vitigno, al pari di quanto ormai si fa con il Fiano di Avellino e, in misura minore, con il Greco di Tufo.
Quest’anno Winesurf ha premiato come migliori bianchi d’Italia due vini ex aequo: i Campi Flegrei DOC 2021 di Contrada Salandra e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Superiore DOC Cuprese 2022 di Colonnara. Come ormai è prassi abbiamo intervistato i creatori di questi grandi bianchi: oggi pubblichiamo l’intervista a Giuseppe Fortunato e lunedì prossimo uscirà l’intervista al “padre e al nonno” del Cuprese.
Un Tour giornalistico nel Sannio mi ha portata di fronte ad una realtà così frastagliata che non posso presentarla se non suddividendola in vari punti, tutti ugualmente importanti.
La tendenza e la tentazione, di presentare vini evoluti negli anni sta crescendo anche a livello commerciale oltre che culturale e non sono poche le aziende che puntano sul tempo come elemento qualificante dell’offerta.
Terra di Lavoro” è un vino di grande struttura figlio del territorio campano, che nell’immaginario collettivo di adesso è terra bianchista. Realizzato con un blend di aglianico 80% e piedirosso 20%: con quest’ultimo utilizzato per la sua capacità di smorzare i tratti più decisi dell’aglianico, conferendo armonia ed equilibrio. Le vigne dell’azienda Galardi sono a … Continua a leggere
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