Settembre 2010:un gran bel mese!2 min read

Il nostro Davide Ferrarese ci presenta un quadro del mese di settembre che sorprende per primo chi scrive queste righe. Speriamo abbia ragione lui.

 

 

Ottobre è già iniziato all’insegna di primi e precoci freddi invernali tutto il contrario di settembre che ha rispettato pienamente le attese seguendo un trend di costante normalità a prova di bomba.

E mese è stato per i vignaioli davvero importante. E’ vero che noi analizziamo costantemente quello che succede durante tutto l’anno ed in particolare dal mese di maggio in avanti, ma settembre è tra i mesi più importanti da seguire.

In questo periodo dell’anno la maturazione delle uve sono nel pieno dell’evoluzione, e le condizioni espresse dal mese permettono sviluppi qualitativi differenti in particolare per i vitigni a maturazione media e tardiva. Da non sottovalutare anche il risvolto sulla sanità sugli acini che ammette anche di scegliere con più precisione il periodo della raccolta.

Le uve fino ad ora vendemmiate sono state davvero buone, in particolare quelle bianche, se posso azzardare: c’è stata quantità e qualità (buone gradazioni zuccherine rapportati ai quadri acidi e aromatici migliori delle precedenti annate che arrivavano un po’ cotti). In particolare la situazione qualitativa è migliorata nella seconda parte del mese di settembre grazie alle positivissime temperature del mattino, molto basse, anche intorno ai 5-6°C, che hanno fatto ottima escursione termica col giorno che andava oltre ai 23-24°C giornalieri. La raccolta è avvenuta generalmente bene perché la pioggia non ha bloccato più di tanto le operazioni.

Dopo un’estate a corrente alternata dove non ci dimentichiamo di come abbiamo passato il ferragosto, settembre ci ha sorpreso e confermato per la sua assoluta regolarità. Ha tenuto ancora caratteristiche prettamente estive al Sud,  assumendo al Nord chiare tonalità autunnali, nell’ambito di un trend sempre prossimo alla norma stagionale che ha significato quindi un passaggio stagionale molto morbido e sfumato, senza cioè rilevanti scossoni con brusche variazioni di temperatura, che pertanto non sono mai scese o salite eccessivamente oltre i tipici valori stagionali.

Adesso procediamo: nutrizione dei vigneti, fossi per le acque superficiali, svinature, potatura delle viti, e soprattutto attenzione al mercato!

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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