Santufili, gusto nuovo e tradizione.1 min read

Nella moderna agricoltura di tipo intensivo non  sembra affatto scontato sottolineare un fattore così importante come il terroir, spesso oscurato dalla facile disponibilità di prodotti senza stagione e senza sapore. La terra con la sua diversità è capace di apportare al vino sensazioni uniche spesso irriproducibili. Parlare in modo generico, in questo caso di Primitivo, ha poco senso se non si evidenziano i tratti essenziali che ne segnano la diversità.

Il  Santufili 2003 viene da vecchie vigne  ad alberello di circa 70 anni, impiantate su quelle terre rosse che danno vini strutturati ma  eleganti  Un vino dai connotati moderni eppure con tratti tradizionali che ne sottolineano la tipicità. Profumi di piccoli frutti neri con venature balsamiche. In bocca è elegante, potente e vivo  di buona struttura ma senza eccessi,  lontano dai fruttoni marmellatosi così  frequenti in questa tipologia. Longevità assicurata come si avrà modo di constatare nella degustazione di vecchie annate che si terrà a Bari il 9 giugno all’Hotel Rondò.

 

Santufili 2003

Primitivo IGT     

Az. Mocavero.

Tel. 0832.327194

Uvaggio: Primitivo

Prezzo 12- 14 €

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno.

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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