Romagna Albana Secco Bianco di Ceparano 2018, La Zerbina1 min read

“Albana, che sillabe liquide, con quelle tre A che per dirle bisogna aprire la bocca come per afferrare l’orlo del bicchiere. E quella L come una lunga bevuta…” Così scriveva Paolo Monelli ne Il Ghiottone Errante(1935). Eccovi allora un Albana secco come si deve. Partorita dalla mente geniale di Cristina Geminiani di Fattoria Zerbina, dopo una gestazione durata anni.

Da una vigna pensata ad hoc e messa dimora nel 2006 il Bianco di Ceparano è un’albana secco che richiama uno stile “nordico”.

Più precisamente, un bianco affilato, senza essere acidulo, profumato e pulito come una boccata d’aria sulle Pale di San Martino, agrumato come una granita di Noto e poco alcolico. Una bella bevuta per l’estate che verrà.

Costo 8 euro.

 

Giovanni Solaroli

Ho iniziato ad interessarmi di vino 4 eoni fa, più per spirito di ribellione che per autentico interesse. A quei tempi, come in tutte le famiglie proletarie, anche nella nostra tavola non mancava mai il bottiglione di vino. Con il medesimo contenuto, poi ci si condiva anche l’onnipresente insalata. Ho dunque vissuto la stagione dello “spunto acetico” che in casa si spacciava per robustezza di carattere. Un ventennio fa decisi di dotarmi di una base più solida su cui appoggiare le future conoscenze, e iniziai il percorso AIS alla cui ultima tappa, quella di relatore, sono arrivato recentemente. Qualche annetto addietro ho incontrato il gruppo di Winesurf, oggi amici irrinunciabili. Ma ho anche dei “tituli”: giornalista, componente delle commissioni per la doc e docg, referente per la Guida VITAE, molto utili per i biglietti da visita. Beh, più o meno ho detto tutto e se ho dimenticato qualcosa è certamente l’effetto del vino.


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