Rimboccarsi le maniche! Questa è la parola chiave4 min read

Con questo articolo la famiglia di Winesurf si allarga ulteriormente. Diamo il benvenuto alla napoletanissima Fosca Tortorelli, che ci darà una mano sia sul fronte articoli che su quello degustazioni. Benvenuta Fosca!

Rimboccarsi le maniche, questa la parola chiave di Gian Marco Carli chef e titolare del Principe a Pompei.

Colori e chiusure, la ristorazione e l’accoglienza sono senza dubbio tra i settori più colpiti in questi ultimi mesi. Capacità di adattamento e ricerca di soluzioni e alternative più o meno congeniali sono all’ordine del giorno. Ovviamente non per tutti vale la stessa regola, ma c’è chi si è armato di tanto coraggio e ha saputo organizzarsi in modo preventivo, imparando dalle difficoltà emerse dal primo lockdown di marzo scorso. Adattare i propri servizi alla “nuova realtà”, sfruttando soluzioni che fino a quel momento non erano state prese in considerazione: asporto e consegna a domicilio su tutti.

Con l’iniziale chiusura obbligata alle 18 per chi si trovava in zona gialla o arancio (imposta dall’ennesimo DCPM) la situazione era già complessa, poi il ritrovarsi in zona rossa ha amplificato il problema. Ne è un esempio in Campania Gian Marco Carli, chef e titolare del ristorante Il Principe a  Pompei – che si trova in via Colle San Bartolomeo, a pochi passi dal centro della moderna cittadina – che non si è dato per vinto e ha deciso di non farsi trovare impreparato.

Ha iniziato a rimboccarsi le maniche, senza snaturare troppo la sua filosofia e realtà, ma proponendo un menù dedicato, come testimoniano le sue parole: “Questo secondo lockdown non l’abbiamo subito come il primo, siano arrivati preparati con un menù delivery dedicato. Tanti i piatti che la nostra clientela richiede, tra quelli più richiesti ci sono sicuramente i tacos (che è uno dei miei “marchi di fabbrica”), le bombette alla genovese e le graffette che sono entrambe nel nostro menù, rispettivamente nello stuzzico iniziale e nel fine pasto. La bombetta nasce dall’idea di omaggio alla “graffa” preparata in versione salata, condita con pecorino disidratato all’esterno che va a sostituire lo zucchero e farcita con una succulenta salsa di genovese di manzo. Inutile dire che nella lista dei piatti più richiesti e ordinati trova posto anche la nostra “Genovese”, preparata sottovuoto a cui viene affiancato il pacco di candele.”

Gian Marco è anche molto appassionato di vino: dopo aver frequentato i corsi per sommelier, ha spinto da sempre la cultura del buon bere nel suo ristorante, spesso collaborando con aziende e associazioni per la conoscenza dello stesso. Così non ha trascurato nemmeno questo aspetto, in modo da rendere l’offerta completa.

Come lui stesso ci racconta: “Stiamo spingendo tanto anche il vino, abbiamo fatto una campagna di saleoff del 20% dal prezzo della carta, promuovendo solo i vini italiani, proprio per cercare di continuare a sostenere la viticoltura del nostro Paese, che come noi, ne uscirà con le ossa rotte quest’anno. Tra i vini sicuramente viene richiesta tanta Campania, ma non mancano clienti che prediligono Piemonte e Toscana.”

Un’azione coraggiosa e impegnativa, divisa tra rabbia e fatalismo, visto che lo stato d’animo è senza dubbio diverso.

Intanto il Natale si avvicina e anche su questo Gian Marco Carli non vuole trovarsi impreparato, così ha studiato in modo preventivo le soluzioni da adottare.

I giorni di festa quest’anno saranno colorati di uno spirito diverso, ma le tradizioni vanno comunque salvaguardate. Un lavoro di sinergia con la pasticceria De Vivo di Pompei (nato in tempi pre-covid) ha messo in moto lo spirito di condivisione di Gian Marco, prevedendo per le date di festa (soprattutto nel caso sfortunato in cui le ordinanze imminenti non lo consentissero) di portare la cena della vigilia, il pranzo di Natale e dei successivi giorni di festa, nelle case di chi vorrà alleggerirsi delle fatiche domestiche.

Le deliziose confezioni saranno riempite delle tante preparazioni che si legano a queste festività, con un classico menù della giornata di festa, interpretato dalla filosofia ristorativa dello chef e completato dalle dolci proposte della pasticceria; già all’opera per la preparazione di mini panettoni da 300gr e dei classici dolci della tradizione natalizia. Il menù arriverà in casa delle persone da ultimare, corredato dalle accurate indicazioni per completarlo.

Non ci resta che fare un grande in bocca al lupo per tutti i ristoratori che anche questa volta hanno cercato a modo loro di adattarsi a questa situazione difficile e mal gestita.

Fosca Tortorelli

Fosca Tortorelli, classe 1978, è Dottore di ricerca in Architettura, Giornalista Pubblicista. Degustatore Ufficiale A.I.S.. Ha perfezionato il suo profilo approfondendo gli aspetti di marketing e comunicazione del vino, con il conseguimento del Master Sommelier ALMA-AIS Da sempre appassionata di enogastronomia, collabora con diverse testate online. Ha perfezionato la sua formazione anche in altri ambiti di settore enogastronomico, conseguendo i titoli di Maestro Assaggiatore ONAF; Brand Ambassador presso l’Azienda Case Basse di Gianfranco Soldera di Montalcino; Master Critica Enogastronomica (I.F.A – Milano); Assaggiatore Professionista di olio d’oliva certificato (Oleum); Sensory Skills Professional (SCA).

Fa parte dei Narratori del Gusto, collabora alla vita associativa dell’Associazione Italiana Sommelier seguendo i corsi come Segreteria degli stessi, oltre ad aver fatto parte fino al 2017 del Gruppo Servizio.

È inoltre socia delle Donne del Vino con il ruolo di Vice Delegata della Campania; l’associazione vede riunite tutte le categorie della filiera vitivinicola, dal vigneto alla cantina, dalla tavola alla comunicazione.


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