Ravece de I Capitani: aromi di pomodoro e di mandorla amara1 min read

Gli oli campani meriterebbero una vetrina ben più ampia di quanto non ottengano normalmente. In fin dei conti la Campania è la sesta regione per superficie olivetata e possiede  un patrimonio varietale ricco come poche.

Tra  le cultivar  la Ravece è una delle più apprezzate. Pur avendo rese mediamente basse, intorno al 15%, ha una produzione costante ma soprattutto da un olio dal fruttato intenso e dai profumi complessi.

Abituato da sempre dalle grandi industrie  a prodotti che non esprimono nessuna originalità il consumatore medio  è stato per anni indotto a credere che caratteristiche come il pizzicore e l’amaro fossero sensazioni negative e non invece peculiari di alcune varietà di pregio.
Solo in questi ultimi anni, si è passati alla valorizzazione non di oli generici, ma di varietà tipicamente territoriali.

La Ravece dell’azienda i Capitani, situata a Torre le Nocelle in provincia di Avellino ha una tradizione agricola centenaria ed è  sulle  colline irpine che la Ravece trova il suo habitat migliore,  esprimendo  profumi erbacei che ricordano il pomodoro . In bocca l’ingresso è docile con una pasta elegante che lascia spazio a sentori di mandorla con sensazione amara ben dosata  e piccante di ritorno molto gradevole. Un olio molto equilibrato ed assai piacevole.

 

Olio Aurum Silvae

Az. I Capitani

Tel. : 0825 969182

Varietà: Ravece

Prezzo: 9-10 € bottiglia da 0,500

Giudizio: eccellente

 

Per gentile concessione del Corriere del Mezzogiorno

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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