Quali vini abbinare all’Uovo di Pasqua?3 min read

Sarebbe stato facile  trovare abbinamenti per i tanti classici piatti pasquali, ma noi di Winesurf andiamo sempre in cerca di cose difficili, come trovare i vini più adatti per un prodotto che nell’immaginario collettivo è sempre visto a sé stante, magari circondato da bambini festanti ma mai da calici brindanti.

Poi, diciamocela tutta, dopo lo strafogo pasquale è difficile che si stappi un vino  per quello che è il “momento ragazzi” per una cosa che serve solo per nasconderne un’altra, per quella cioccolata che serve solo per raccogliere una (quasi sempre) poco soddisfacente “sorpresa”.

Ma noi vogliamo riqualificare questo momento e dare alla cioccolata dell’Uovo di pasqua il giusto e sacrosanto abbinamento, rimanendo rigorosamente in terra italica.

Non saranno abbinamenti scontati e su qualcuno potremo anche discutere, ma noi siamo pronti.

Dato che di tipi di cioccolata è pieno il mondo noi dichiariamo che prenderemo in considerazione soprattutto  quella fondente e con notevoli percentuali di cacao, ma qualche “deviazione” verso quella al latte è possibile avvenga.

Eccovi i nostri abbinamenti.

 

Recioto della Valpolicella Classico DOCG 2011 Santa Sofia

Un vino che mostra tutta la finezza della Corvina, anche in appassimento: frutta secca, frutta passita, miele in “quantità industriali” al naso. Ma è in bocca che  mostra di essere adatto al cioccolato perché è nervoso fresco, giustamente dolce da sposarsi al giustamente amaro del cacao .

Vinsanto del Chianti Classico DOC 2004 Cacchiano

Lo volete un consiglio?  Mettetelo come sorpresa dentro l’Uovo di Pasqua e se i vostri figli si lamenteranno voi godrete in maniera incredibile.  La sua finezza acida si avvicina benissimo ad un cioccolato di quelli seri e la gamma aromatica infinita metterà quasi in secondo piano i grandi aromi del cacao. Come dite? Non sembra un abbinamento perfetto? Fregatevene!

Barolo DOCG Unio 2014 Brovia

Col cioccolato un Barolo? Già vi vedo chiudere il collegamento disgustati e invece date retta a me, se vi è rimasto un po’ di questo maestoso rosso nel bicchiere, abbinatelo al cioccolato e la sua tannicità potente ma rotonda riuscirà a lavorare perfettamente la cioccolata, rendendo il tutto piacevolissimo e lasciando la bocca pulita e pronta per un altro sorso. Come? Avete finito la bottiglia? Se invece di Unio di bottiglie me avete Duie non ci sono problemi.

Vernaccia di Oristano DOC Riserva 1991 Contini

Quando l’Uovo di Pasqua vedrà questa bottiglia si aprirà da solo, perché  un grande cioccolato non può che sposare l’alcolica e austera finezza di questo vino, accompagnata da una serie di aromi che non basterebbe il web intero per catalogarli.

Sagrantino di Montefalco Passito DOCG 2010 Antonelli

Un mix tra un grande rosso molto tannico e un grande vino dolce molto armonico, che però non gioca la carta della notevole dolcezza. Per questo sarà perfetto sul vostro cioccolato e, mi voglio rovinare, anche se il cioccolato ha mandorle al suo interno.

Ramandolo DOCG 2009 Anna Berra

Riuscirà la bocca estremamente asciutta, nervosa e fresca di questo Ramandolo a sposare la grassa opulenza di un buon cioccolato? Per me ce la farà alla grande, addirittura con un cioccolato al latte (di quelli buoni naturalmente!).

Terre Siciliane Passito IGT Rosso Feudo Montoni

Invece di andare su un classicissimo Marsala  eccoci a proporre un uvaggio tra nero d’avola e perricone, equilibratissimo ma con tanta verve tannica. Vedrete come il matrimonio tra lui e il cioccolato si consumerà con reciproca soddisfazione dei due “sposi” e soprattutto del vostro palato.

Brunello di Montalcino DOCG 2013 Canalicchio di Sopra

Un grande sangiovese come questo, dopo aver superato agnelli al forno, brasati, formaggi più o meno stagionati,  non teme  assolutamente di confrontarsi con il cacao. Sarà un matrimonio particolare ma sicuramente riuscito, tanto che avrete voglia di riprovarlo.

Buona Pasqua

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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