Purtroppo Luigi Cataldi Madonna ci ha lasciati1 min read

Erano giorni lieti, soffici, pieni di ottimi vini, di bei discorsi, di cibo. Erano i giorni che trascorrevi con Luigi Cataldi Madonna.

Da lui a Ofena o in qualsiasi altro posto: stare con Luigi non era parlare con un produttore, era vivere le giornate in maniera diversa, piena, indimenticabile.

Lui era un grande produttore quando ancora l’Abruzzo si stava affacciando al mondo del vino, ma non voleva e non poteva essere solo un produttore di vino: era filosofo, professore universitario e allo stesso era un meraviglioso tiratardi, un uomo davanti a cui la vita si inchinava.

Oggi si è inchinato lui, ma alla signora con la falce vestita di nero, che forse pensava di portarlo con sé un po’ di anni prima. Ma Luigi era cocciuto e resisteva, alla sua maniera.

Di lui mi rimane un libro bellissimo sui vini rosa scritto assieme alla figlia, qualche bottiglia di Tonì e Malandrino degli ultimi anni dello scorso secolo e tanti, tanti ricordi di un uomo che forse aveva paura solo di una cosa, della noia.

Un abbraccio alla figlia Giulia.

Ciao Luigi, è stato un grande onore e un grande piacere conoscerti

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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