Produttore per un giorno. Parte l’inchiesta!3 min read

Molti dei nostri lettori sicuramente ricorderanno l’articolo “Produttore per un giorno e guarda che casino!” dove un nostro collaboratore si era trovato di fronte a comportamenti abbastanza strani da parte di una commissione d’assaggio per le DOC e/o DOCG. Avevamo detto che a settembre sarebbe partita una nostra inchiesta su queste importantissime commissioni.
Iniziamo con un questionario per i produttori a cui seguirà uno specifico per gli enologi. Nel frattempo intervisteremo responsabili di varie Camere di Commercio che portano avanti questo delicatissimo compito. Possiamo dirvi che già nel mese trascorso dalla pubblicazione dell’articolo abbiamo ricevuto “soffiate” (tutte ovviamente in camera caritatis) non certo posiive sul lavoro svolto dalle commissioni d’assaggio. Un grosso lavoro ci aspetta ed alla fine non crediamo che il tutto si risolverà con un solo articolo…..

Di seguito troverete il primo questionario inviato proprio in questi giorni alle aziende.

Ovviamente chi volesse contribuire con  altre informazioni  può scriverci a info@winesurf.it oppure telefonare alla nostra redazione 0577981652.

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Gentile produttore,
Winesurf si è sempre distinto per riuscire a toccare temi per niente scontati del mondo del vino. In particolare stiamo cercando adesso di farci un’idea il più chiara possibile sul modo di operare delle Commissioni di Assaggio delle denominazioni e sulla qualità del loro lavoro.
Con questo breve questionario le chiediamo di aiutarci in questo compito.

Azienda……………………………………………………….
…………………………………………………………………

Denominazione(i)…………………………………………..
………………………………………………..

 

A. Lei reputa che il sistema di raccolta dei campioni per gli assaggi camerali della sua Denominazione sia: (per rispondere scrivere una X  accanto alla voce prescelta)

Perfetto
Ottimo
Buono
Sufficiente
Inadatto
Completamente sbagliato

 

Se vuole motivare i perchè della sua posizione può farlo di seguito:

 

B. Secondo lei, fermo restando il numero di partecipanti,  da chi dovrebbe essere composta la commissione di assaggio di  una denominazione? (per rispondere scrivere una X  accanto alla voce prescelta)

Enologi/enotecnici           SI      NO

Produttori       SI      NO

Produttori/enologi      SI      NO

Sommeliers       SI      NO

Giornalisti (enogastronomici) iscritti all’albo   SI      NO

Altri (specificare)………………………………………….
………………………………………………………………

 

C. Secondo lei la commissione della sua denominazione riesce a valutare:

1. La qualità di un vino       SI    NO

2. La qualità minima di un vino  perchè
    possa entrare in commercio fregiandosi della denominazione.  SI    NO
     
3. Le qualità organolettiche di un vino     SI    NO

4. La tipicità di un vino.       SI    NO

5.La rispondenza di quel vino all’uva o
  alle uve riportate nel disciplinare.      SI    NO

 

 

D. Come dovrebbe operare per lei la commissione di assaggio ideale?

 

E.  Come opera secondo lei la commissione (o le commissioni) attuale?

 

F. Quale pensa sia, in sintesi,  il maggior pregio della commissione (e/o commissioni ) di assaggio della sua denominazione.

 

 

G.  Quale pensa sia, in sintesi,  il maggior difetto della commissione (e/o commissioni ) di assaggio della sua denominazione.

 

 

H. Se ha altre cose da aggiungere può farlo di seguito:

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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