Presentazione a Firenze il 7 luglio del libro1 min read

Il libro non parla di cibo e di vino, ma chi ha disegnato la copertina, cioè Luca Canapicchi in arte Cana, con le sue vignette lo fa. E allora abbiamo pensato che uno più uno di solito fa due…

 

 

In una Roma “terra di mezzo” lontana sia dalla bellezza lucente dei monumenti e dei salotti, ma anche – più o meno – dall’evidente marciume della malavita organizzata, si dipanano le vite nascoste di vari personaggi: Iris è una transessuale colta e inquieta, il suo cinico ma in fondo onesto fidanzato, Roberto, gestisce un bar a Ponte Milvio in cui lavora il trentacinquenne Mauro, figlio di borgata.

 

Aneta è una sinti, ribelle e ruvida. Roma li farà incontrare e scontrare, e Sara Ficocelli li descrive in un romanzo corale, difficile da inquadrare, dalle atmosfere cupe e ironiche allo stesso tempo. Un lavoro che sorprende per come riesce a evitare di fare cadere nei cliché i suoi personaggi pur nettamente sfaccettati. Nessuno è veramente buono, nessuno è veramente cattivo, ma alla fine qualcuno riuscirà a incastrare i tasselli del puzzle.

 

“La Vita Nascosta” è il primo romanzo di Sara Ficoelli, giornalista pisana, che vive e lavora a Roma dal 2007, dove collabora con Repubblica e numerose altre testate; esce per la collana “Cattive Strade” di MDS Editore. La bella e inquietante copertina è illustrata da Luca Canapicchi, che normalmente disegna cose più divertenti con il nome di MondoCana.

 

Dopo le presentazioni di Roma, Pisa e Viterbo, tappa a Firenze, a La Citè Libreriacafé di Via San Frediano 20R, giovedì 7 luglio alle 19.

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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