Pozzovivo, un bianco internazionale ma non troppo1 min read

La frenesia  da vino bianco sembra ormai pervadere tutte le aziende pugliesi.

Non ve n’è una che non abbia in catalogo almeno un vino di questa tipologia.

Che sia ottenuto da vitigni internazionali, nazionali o autoctoni poco importa l’essenziale è averlo.

Non sempre però il risultato rispecchia le aspettative e spesso questi vini non vanno al di là del “vino corretto e lievemente fruttato”.

Questo è nella norma. Ovviamente ci sono belle eccezioni che lasciano intuire quanto ancora grande sia il potenziale di alcuni vitigni e quanto ancora ci sia da lavorare in questa direzione.

Pur non essendo un fan dei bianchi da vitigno internazionale, devo riconoscere che questo Pozzovivo (Chardonnay e Sauvignon per la maggior parte) dell’Agricola del Sole, giovane azienda coratina, lascia aperto uno spiraglio per la realizzazione di un bianco se non originale almeno di carattere.

I puristi si indigneranno, ma è un vino fortemente caratterizzato, già adesso godibile ma con ampi margini di sicuro miglioramento negli anni a venire.

Giallo brillante classico con profumi di pompelmo e salvia (richiamo al sauvignon), che in bocca si arricchiscono di note di mela verde .

Struttura ben calibrata con equilibrato apporto acido e finale che sfuma in sensazioni agrumate lievemente sapide.

I presupposti ci sono tutti, non resta che attendere.

Adatto come aperitivo ma anche per accompagnare sapori piatti di mare sia crudi che cotti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pozzovivo 2010

Castel del Monte Bianco DOC

AZ. Agricola del Sole

Tel.: 080 2463252

Uvaggio: Chardonnay-Sauvignon-Bombino-Pampanuto

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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