Pillole di Vinitaly1 min read

Stand di produttrice non famosa di ottimi vini toscani fatti in maniera molto tradizionale. Si avvicinano due personaggi che lei non conosce, un importante enologo appena defenestrato da una grossa cantina ed un  famoso importatore in procinto di cambiare cantina toscana da importare negli USA. Assaggiano attentamente ed alla fine l’importatore dice all’enologo, di fronte alla basita produttrice: "Questi vini avrebbero bisogno di una "lucidatina" per adattarli al mercato americano" poi lasciano i loro biglietti da visita e si allontanano…..
 
Stand di Franz Haas: un visitatore all’enologo: "Ma questo non è quel vino passato in botte vero?…Lo riconosco, è quello affinato in ceramica!!!!"
 
Diligente assaggiatore nonchè collaboratore di winesurf si avvicina con il suo bigliettino da visita ad uno stand di bollicine dall’arredamento improbabile. Sul divano due affascinanti signore che chiacchierano amabilmente, in piedi dall’altra parte dello stand un gruppetto di signori e anche loro stanno chiacchierando e scherzando: al centro il diligente assaggiatore attende qualcuno con cui poter relazionarsi….dopo 2 minuti in cui nessuno lo degna di uno sguardo il diligente assaggiatore lascia lo stand proseguendo il suo tour…. 

 

Note sulla città: ma è possibile che a Verona non abbiano ancora scoperto le rotatorie? in un tragitto di 4km dalla fiera ad un quartiere neanche tanto periferico si contano 10 semafori e una sola, piccola, insignificante rotatoria.
 
Dal macellaio di un piccolo supermercato vicino alla fiera: "Oltre che alla bistecca le servono anche dei biglietti per entrare al Vinitaly?"  
 
 

 

 

Gianpaolo Giacomelli

È nato a Lerici, vive a Castelnuovo Magra ed è quindi uomo di confine tra Toscana e Liguria. Al momento della “scelta” ha deciso di seguire la passione per le cose buone invece del comodo lavoro dietro una scrivania. Così la “scelta” lo ha portato a Londra a frequentare i corsi per Master of Wine, finendo tempo e soldi prima di arrivare agli esami. A suo tempo ha aperto un winebar, poi un’enoteca e alla fine ha un’associazione culturale, un wineclub, dove, nella figura di wine educator, propone serate di degustazione e corsi. Fa scorribande enoiche assaggiando tutto quello che può, sempre alla ricerca di nuovi vini. Ha collaborato con varie testate del settore, contribuito alla nascita delle guide vini Espresso e Vini Buoni d’Italia prima di dedicarsi anima e corpo a Winesurf.


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