Oggi al Vinitaly presentazione quinta edizione Premio Giulio Gambelli1 min read

Si terrà oggi LUNEDI’ 11 APRILE al Vinitaly, presso lo stand del Consorzio del Vino Chianti Classico con inizio alle ore 17,  la conferenza di presentazione del quinto PREMIO GAMBELLI, che da il via ufficiale alle iscrizioni dell’edizione 2017.

 

Il riconoscimento, istituito nel 2012 da ASET (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana – www.asettoscana.it) ed IGP (I Giovani Promettenti, la blog network costituita da Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro, Angelo Peretti, Andrea Petrini e Stefano Tesi) in ricordo del compianto Giulio Gambelli, premia ogni anno quel giovane enologo under 35 il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti dal grande Maestro del Sangiovese, un autentico pezzo della storia vinicola toscana – e non solo – degli ultimi cinquant’anni: rispetto ed esaltazione delle tipicità di ogni singolo vitigno, delle caratteristiche del territorio e delle peculiarità dell’annata vendemmiale.

 

La consegna del Premio, come ormai da tradizione contestuale al periodo delle anteprime di Toscana (febbraio), avverrà nel 2017 a Firenze in occasione dell’Anteprima del Consorzio Vino Chianti Classico. Al vincitore, oltre alla targa ricordo, anche un assegno di 1500 euro, possibile grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente.

 

Anche per quest’anno si rinnova infine l’importante collaborazione con i consorzi toscani partner del premio: Consorzio Vino Chianti Classico, Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, Consorzio Vino Brunello di Montalcino e Consorzio della Vernaccia di San Gimignano.

 

Ma oltre al Premio Gambelli c’è un’importante novità: nelle prossime settimane verrà conferito alla memoria di Giulio Gambelli un riconoscimento ufficiale da parte del Consiglio Regionale della Toscana. La cerimonia, di cui non è stata ancora decisa la data, si svolgerà in Palazzo Panciatichi a Firenze.

 

 

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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