La giornata pesante e uggiosa è finalmente giunta al termine. Ho voglia di un calice di vino rosso che mi scaldi l’anima accompagnato da qualche leccornia (glutenfree) che mi coccoli. Prendo una bottiglia a caso, “al volo” : Nebbiolo. Tra l’altro era il vitigno preferito da Cesare Pavese, un autore che amo.
Appena stappato un profumo di frutti rossi con vaghi sentori di violetta mi pervade. Ritrovo tutto in bocca, insieme a un pizzico di liquirizia; con tannini fitti, con acidità importante ma al tempo stesso morbido. Ottenuto da uve Nebbiolo all’ 85%, Vespolina al 10% e Uva Rara al 5%, invecchiato per venti mesi in botti di rovere di Slavonia. Il nome MötZiflon Francesco Brigatti glielo ha dato prendendo il termine dialettale della collina su cui si trova la vigna.
Non mi preoccupo del corretto abbinamento, perché con la mia merenda al volo a base di affettati ci sta benissimo, soprattutto con il salamino. La leggera acidità sgrassa mentre la dolcezza del frutto rosso ben s’accompagna al sapido del salume. Non male con la mortadella, mentre il parmigiano gli va decisamente sopra.
Non ricordo nemmeno come è arrivato a casa mia, ma si trova intorno ai 15 euro. E li vale tutti.