Meglio tardi che ga…may!2 min read

E infine anche l’area del Trasimeno ha scoperto la sua peculiare vocazione: il Gamay o Grenache come vogliamo chiamarlo.

Sono nata e vivo in questa zona e col senno di poianche per me vale il detto “Nemo propheta in”. Il Consorzio dei Colli del Trasimeno si è infatti costituito nel 1997 e fui io, su incarico del Comune di Castiglione del Lago  e dell’allora sindaco Fiorello Primi, a stenderne la base dello Statuto.

Da allora non ho mancato occasione per suggerire ai produttori che la vocazione del loro territorio è questo vitigno davvero originale rispetto al resto d’Italia, fatta eccezione per la Sardegna ed il suo Cannonau, la Granaccia ligure e il Tai Rosso dei Colli Berici. Queste sono le ulteriori espressioni italiane che si affiancano alle francesi e alle spagnole. Pertanto devo decidere se essere contenta perché finalmente, se pur con notevole ritardo, i produttori hanno finalmente intrapreso questa strada o dispiacermi per essere stata il consueto profeta troppo lungimirante e quindi ignorato sia prima sia adesso. Comunque  con solo 30 Ha impiantati a Gamay del Trasimeno di strada da fare ce n’è davvero tanta.

Il professor Alberto Palliotti, ordinario di viticoltura all’Università degli studi di Perugia, ha presentato pregi e difetti di questo vitigno e le relative difficoltà di produzione,  nonché una sua recente scoperta (o riscoperta non è troppo chiaro). Il Gamay del Trasimeno ha una forte esuberanza produttiva, che va tenuta attentamente sotto controllo e soffre in modo particolare lo stress idrico: quindi va presa in considerazione l’irrigazione non come pratica di soccorso, ma come ordinaria pratica di coltivazione (dato in particolare l’andamento che sembra avere il nostro clima da qualche anno a questa parte).

I risultati finora ottenuti dai produttori locali fanno ben sperare perché microclima e conformazione del territorio (di origine lacustre perché la zona di produzione circonda il Lago Trasimeno) sembrano prestarsi in modo particolare alla sua coltivazione.

Il Consorzio si sta quindi facendo promotore di una richiesta di modifica al Disciplinare di Produzione del Colli del Trasimeno DOC  perché sia data maggiore importanza a questo vitigno e ipotizza addirittura la possibilità della richiesta di una DOCG.

Intanto, con l’obiettivo prioritario di caratterizzare la presenza di questo vitigno nei comuni limitrofi al Lago Trasimeno e di sensibilizzare la Regione Umbria alla sua valorizzazione, è stata ufficializzata la proposta di candidatura ad ospitare nel 2021 la nona edizione di “Grenaches du Monde”, l’evento mondiale più importante dedicato al Gamay e a tutte le sue declinazioni nei vari paesi europei.

In bocca al lupo ai produttori di Gamay del Trasimeno!

 

 

Maddalena Mazzeschi

A 6 anni scopre di avere interesse per il vino scolando i bicchieri sul tavolo prima di lavarli. Gli anni al Consorzio del Nobile di Montepulciano le hanno dato le basi per comprendere come si fa a fare un vino buono ed uno cattivo. Nel 1991, intraprende la libera professione come esperto di marketing e pubbliche relazioni. Afferma che qualunque successo è dovuto alle sue competenze tecniche, alla memoria storica ed alle esperienze accumulate in 30 anni di lavoro. I maligni sono convinti che, nella migliore tradizione di molte affermate PR, sia tutto merito del marito! Per Winesurf si occupa anche della comunicazione affermando che si tratta di una delle sfide più difficili che abbia mai affrontato. A chi non è d’accordo domanda: “Ma hai idea di cosa voglia dire occuparsi dell’immagine di Carlo Macchi & Company?”. Come darle torto?


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