Maggio 2010, ombrelli e maglioni spopolano2 min read

Sicuramente fa notizia la piovosità eccezionale di maggio su una larga fetta d’Europa, con l’ultimo mese della primavera che è trascorso sotto ricorrenti episodi d’instabilità per l’assenza degli anticicloni.
Il mese trascorso, senza infamia e senza lode dal punto di vista delle temperature, è stato contraddistinto dal maltempo che prima ha colpito il nord Italia.

L’elemento che è maggiormente spiccato è quello delle precipitazioni. Una parte ristretta del Settentrione d’Italia rientra infatti fra le aree che hanno fatto registrare le maggiori piogge di tutta Europa, con picchi diffusi largamente superiori ai 200-250 millimetri, caduti nell’arco del primo scorcio del mese.

Si può infine curiosamente osservare quel che invece è accaduto in Sicilia, area praticamente rimasta a secco e nell’arco dell’intero mese, tanto da avere un regime pluviometrico dimezzato rispetto alla norma. Tuttavia, non si è trattato di nulla d’eclatante per questo mese, ma evidentemente è un dato in netta controtendenza rispetto all’abbondanza di piogge avuta nei mesi precedenti.
Ecco in sintesi i dati del mese: la prima settimana del mese è passata con piogge al centro-nord tutti i giorni! (la settimana più piovosa di questa primavera), fresco al nord e caldo al sud;
la seconda decade, ancora piogge e tempo variabile prima al centro-nord poi al centro-sud (una delle più piovose dall’inizio dell’anno) seguito dal primo assaggio di caldo moderato dal fine settimana. Riassumendo ci sono stati 22 giorni piovosi tra Nord, Centro e Sud, mica male.

Anche le temperature hanno avuto sbalzi termici con crollo di 5-7 gradi al Nord tra il 3 e il 4 maggio. Temperature massime a 12 °C a Torino e Novara (-8 °C rispetto alla media); 14 °C a Perugia 14 °C (-7); 15°C a Bergamo e Brescia (-6); Genova (-5), Pisa (-6) Firenze (-7); 16 °C a Piacenza (-5); 17 °C a Venezia (-3 ). Nei giorni successivi nelle regioni settentrionali le massime pomeridiane sono rimaste quasi ovunque al di sotto dei 20 gradi. Anche al centro e nei versanti tirrenici del Sud, ci sono stati valori sino a 4-8 gradi inferiori alla norma, in particolare nell’ultima settimana del mese. Il tutto mentre nella  prima decade del mese al sud aveva fatto già caldo: 26 °C a Bari; 25 °C a Napoli e Trapani; 24 °C a Lamezia, Palermo, Catania e Taranto.

In vigna le difficoltà iniziali non sono state da poco, soprattutto al nord e successivamente al sud, per rincorrere la peronospora favorita dalla precipitazioni. Nel frattempo tra trinciatura dell’erba e pulizia dei filari, i viticoltori hanno quasi finito di sistemare la vegetazione lungo la parete vegetativa. Le fasi fenologiche della vite sono rallentate di qualche giorno al nord e meno al sud rispetto alle precedenti annate e questo ce l’hanno confermato le fioriture appena iniziate con la fine del mese.

Davide Ferrarese

Davide Ferrarese, agronomo e profondo conoscitore del Piemonte agricolo, per diversi anni nostro “metereologo ufficiale” ci ha lasciato in eredità tantissimi interessanti articoli.


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