Il mese di Luglio è terminato in maniera abbastanza rovente, anche se non si è trattato del mese di Luglio più caldo della storia. Esso si pone solamente al 16° posto nella classifica dei più caldi di sempre dal 1800 ad oggi.
Il valore record viene detenuto dal Luglio 2003 ( e chi se lo dimentica!!), mentre il più freddo in assoluto fu quello del 1913.
Riguardo alle precipitazioni i primi sette mesi del 2009 hanno visto circa il 12% in più di pioggia. Per quanto riguarda il mese è stato abbastanza siccitoso (- 17%), anche perché, dopo una prima decade piovosa, nella seconda e terza decade hanno prevalso i regimi anticiclonici con bel tempo. Molto siccitosa la Sardegna (0.0 mm ), a seguire la Sicilia (-65%), le regioni di Nordovest (pioggia caduta 35 mm a fronte di una media di 47 mm = -26%), il Sud (18mm, a fronte di una media di 22 mm = -19%), il Nordest (63 mm, contro una media di 73 mm = -13%). Nella media il Centro con 28 mm.
Ci sono state aree viticole mancanti quasi del tutto di precipitazioni, come sui versanti occidentali italiani e sulle Isole Maggiori, mentre pioggia superiore alla media si è registrata su Puglia, Basilicata, Alto Adige ed in questo contesto variabile ci sono state zone caratterizzate anche da nubifragi. Il primo luglio forti temporali con grandine su Prealpi bergamasche e bresciane, tra le Alpi Apuane e la Riviera di Levante. Il 7 luglio nelle prime ore del mattino una intensa attività temporalesca sulla Lombardia è stata accompagnata da nubifragi con accumuli di pioggia fino e oltre 100 mm. Il 15 luglio forte nubifragio sulla provincia di Varese con precipitazioni fino a 160-180 mm, seguite da smottamenti, colate di fango e esondazione del fiume Olona. Il 17 luglio al mattino in poche ore si sono avuti accumuli oltre i 100 mm fra alta Lombardia e alto Piemonte, nel pomeriggio temporali con grandi chicchi di grandine. Il 18 luglio temporali con grandine su Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, accompagnati da intense raffiche di vento e accumuli precipitativi di 70-80 mm.
Il vero caldo ha fatto la sua comparsa dal 13 al 18 luglio soprattutto su Emilia, Romagna, Isole e Centro-Sud con temperature massime raggiunte tra i 34°C ed i 39°C. Poi pausa termica e nuova ondata dal 22 al 26 luglio, più intensa ma di breve durata, con temperature massime sino a 45 °C in Sardegna e Sicilia.
L’ondata di caldo non ha sfiorato, per intensità la classifica "top ten" delle ondate di caldo più roventi degli ultimi 10 anni. Ecco la classifica dei mesi di luglio più caldi degli anni 2000, sulla base della media mensile delle temperature massime: 2003, 31.4 °C; 2006, 31.1 °C; 2007, 30.7 °C; 2005 e 2009, 29.9 °C; 2008, 29.7 °C; 2001 e 2004, 29.5 °C; 2002, 28.8 °C.
Il contesto climatico in condizioni di normalità ha contribuito al buon decorso fenologico della vite: al Nord è in linea con il 2007 (con ovvio vantaggio di circa una settimana sul 2008) ed al Centro-Sud siamo in linea col 2008. Tra le patologie è stato rivisto l’Oidio al Nord e le condizioni di piovosità hanno favorito la ricomparsa della Peronospora che è stata abbastanza virulenta nelle zone di maggior piovosità (alcune aree del Nord-Est e del Centro). Le varietà hanno raggiunto la fase fenologica di chiusura grappolo ed le cultivar più precoci (chardonnay e pinot) hanno incominciato ad invaiare.
(si ringrazia il Centro Epson Meteo per alcuni dei dati climatici raccolti)
