Che sia di Manduria, di Gioia del Colle o più in generale del Salento, il Primitivo si distingue facilmente.
Pochi vini come il primitivo riescono a essere così immediati e piacevoli.
Colore intenso, frutto dolce e maturo, alcol, moderata e vellutata tannicità ne fanno un vino dal facile approccio, persino troppo facile per alcuni.
Sdoganato dall’immagine di vino da taglio, il Primitivo offre al consumatore diverse facce, alcune sono ancora poco esplorate, altre invece, quelle più moderniste, sembrano muoversi con forse eccessiva disinvoltura (leggi uso eccessivo del rovere, concentrazioni spinte) verso un modello tendenzialmente omologante.
Il giusto equilibrio è sempre cosa difficile da raggiungere, specie se allo stesso tempo si vuole salvaguardare l’aspetto territoriale.
Si assiste così ad esasperazioni di alcune caratteristiche di questo vitigno, dimenticandosi della cosa più importante: la bevibilità.
C’è una sorta di rincorsa a produrre il vino “importante” una tendenza che per fortuna non ha contagiato tutti.
Non appartiene certo a questa filosofia il Primivivo delle sorelle Bruni accorte produttrici anche di altre etichette di qualità con il marchio Vetrere.
Il Livruni 2010 è vino fatto per essere bevuto senza alcuna mediazione cervellotica, piacevole e godibile.
Il colore è quello tipico del vitigno: rubino intenso ed impenetrabile.
Al naso solo le sensazioni di un frutto maturo che ci conduce a note di frutti neri (non fa legno).
Palato di spessore ma senza eccesso, rotondo e dolce quanto basta a ricordarci il vitigno da cui proviene, ma anche una buona spalla acida su cui poggiare.
Finale di discreta e piacevole tannicità come si conviene ad un vino di godibile beva.
Livruni 2010
IGT Salento
Azienda: Vetrere
Tel.:099 5661054
Uvaggio: primitivo
Giudizio: Buono