Livruni: godibile beva1 min read

Che sia di Manduria, di Gioia del Colle o più in generale del Salento, il Primitivo si distingue facilmente.

Pochi vini come il primitivo riescono a essere così immediati e piacevoli.

Colore intenso, frutto dolce e maturo, alcol, moderata e vellutata tannicità ne fanno un vino dal facile approccio, persino troppo facile per alcuni.

Sdoganato dall’immagine di vino da taglio, il Primitivo offre al consumatore diverse facce, alcune sono ancora poco esplorate, altre invece,  quelle   più  moderniste, sembrano muoversi con forse eccessiva disinvoltura (leggi uso eccessivo del rovere, concentrazioni spinte) verso un  modello tendenzialmente omologante.

Il giusto equilibrio è sempre cosa difficile da raggiungere, specie se allo stesso tempo si vuole salvaguardare l’aspetto territoriale.
Si assiste così ad esasperazioni di alcune caratteristiche di questo vitigno, dimenticandosi della cosa più importante: la bevibilità.

C’è una sorta di rincorsa  a produrre  il vino “importante” una tendenza che per fortuna non ha contagiato tutti.

Non appartiene certo a questa filosofia il Primivivo delle sorelle Bruni accorte produttrici anche di altre etichette di qualità con il marchio  Vetrere.

Il Livruni 2010 è vino fatto per essere bevuto senza alcuna mediazione cervellotica, piacevole e godibile.

Il colore è quello tipico del vitigno:  rubino intenso ed impenetrabile.

Al naso solo le sensazioni di un frutto maturo che ci conduce a note di frutti neri (non fa legno).

Palato di spessore ma senza eccesso, rotondo e dolce  quanto basta a ricordarci il vitigno da cui proviene, ma anche una buona spalla acida su cui poggiare.

Finale di discreta e piacevole tannicità come si conviene ad un vino di godibile beva.

 

 

 

Livruni 2010
IGT Salento
Azienda: Vetrere
Tel.:099 5661054
Uvaggio: primitivo
Giudizio: Buono

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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