Le Pitre di Mottura, il rosato di una notte1 min read

Qualcuno penserà, a ragione, che io abbia una particolare fissa per i vini rosati. Non lo nego, sono una delle mie passioni, che trova spazio specie nei mesi estivi, riuscendo ad essere allo stesso tempo qualcosa in più di alcuni semplici bianchi e qualcosa in meno di complicati rossi. Un universo a parte, in cui il forzato confronto con le altre tipologie rende poca giustizia . Vini di una notte, come li chiamano in Salento, ma che mostrano come una misurata estrazione possa concedere al naso ed alla bocca piacevoli e delicate sensazioni. Le Pitre di Mottura è rosato della fascia alta dell’azienda, tutta dedicata alla ristorazione ed enoteche, nuovo nell’immagine ma tradizionale nella concezione. Molto bello ed appagante nel colore con naso che sviluppa sensazioni di lampone, fragola e ciliegia. In bocca mostra una freschezza sferzante in un corpo elegante, fine ed allo stesso tempo di struttura. Molto gradevole il finale lievemente sapido e persistente che ne sottolinea il carattere piacevolmente fruttato. Un vino che si presta duttilmente a molte occasioni, dall’aperitivo a compiacente compagno di piatti delle cucina tradizionale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le Pitre 2010

IGT Salento Rosato

Az.: Cantine Mottura

Tel.0833 596601

Uvaggio: Negroamaro

Giudizio: Buono

 

Pasquale Porcelli

Non ho mai frequentato nessun corso che non fosse Corso Umberto all’ora del passeggio. Non me ne pento, la strada insegna tanto. Mia madre diceva che ero uno zingaro, sempre pronto a partire. Sono un girovago curioso a cui piace vivere con piacere, e tra i piaceri poteva mancare il vino? Degustatore seriale, come si dice adesso, ho prestato il mio palato a quasi tutte le guide in circolazione, per divertimento e per vanità. Come sono finito in Winesurf? Un errore, non mio ma di Macchi che mi ha voluto con sé dall’inizio di questa bellissima avventura che mi permette di partire ancora.


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