L’Acquario a Castiglione del Lago ed un tristorante.5 min read

Da tempo stavamo pensando ad una rubrica che parlasse, alla nostra maniera, di ristoranti. Ci siamo sempre fermati davanti alla paura di fare cose ripetitive o semplicemente inutili. Poi, durante una delle cene peggiori degli ultimi anni, venuta due giorni dopo una memorabile, l’idea di creare una rubrica che parli bene e male nello stesso tempo, che presenti errori ma anche spieghi come possa essere semplice fare bene il proprio lavoro. Così abbiamo creato la categoria dei “Tristoranti” per rappresentare quei locali da cui esci triste e, spesso, anche incazzato. Ad un tristorante contrapporremo invece un locale da dove siamo usciti felici e ben pasciuti, il “Benstorante”. Alla fine segnaleremo con indirizzo e quant’altro solo il Benstorante. Del Tristorante daremo indicazioni generiche (per non voler essere troppo cattivi) ma comunque chiare per “poter andare oltre”.  

 

Dov’è.

L’Acquario si trova nel centro storico di Castiglione del Lago, piccolo Comune in Umbria a giusta ragione inserito nell’Associazione "Uno dei Borghi più belli d’Italia"   Il Tristorante si trova a Fermo anch’esso in pieno centro storico (in un ex frantoio) anche se un pò fuori mano rispetto alle vie principali. A proposito un consiglio al sindaco di Fermo: per favore rifaccia la pavimentazione dei vicoli se non vuole che qualcuno, prima o poi, le faccia causa per essersi rotto una gamba cercando di raggiungere il corso!

 

Com’è.

L’Acquario è un ristorante piccolo arredato in modo semplice, ma curato. Nella sala principale i tavoli sono forse un pò troppo vicini, ma nella sala piccola si gode di maggiore privacy.  E’ il miglior locale di Castiglion del Lago e dintorni, dove provare piatti di territorio.    Il Tristorante recita nell’insegna "Osteria" (Slow Food insegna!) e quindi il bel locale ricavato, come detto, in un ex frantoio ha tavoli ricoperti da tovaglie di carta blu a loro volta ricoperte di carta bianca nonchè tovaglioli sempre di carta (Ah! No scusate, oggi si chiamano "panno-carta"). I tavoli accanto ai muri hanno da un lato sedie e dall’altro panche attaccate al muro stesso. Niente di male se non fosse che: o le sedie sono troppo basse o le panche troppo alte! Decidete voi.

 

Cosa si trova (storia compresa).

L’Acquario nasce dalla passione per il pesce di lago di Ilio Chiuchiurlotto – il titolare – e dall’esperinza della madre. Ilio va alla scoperta dei piatti più tradizionali e poi insieme alla madre individua il miglior modo di realizzarli nel suo ristorante (come sempre un buon cuoco non è necessariamente un buon ristoratore e quindi un piatto che a casa viene bene, non sempre è riproducibile pedissequamente in un ristorante).   Nella pagina introduttiva al menu del Tristorante si fa presente che i piatti  sono di territorio, che le materie prime sono di qualità e che le olive ascolane sono fatte dallo chef. Quindi ci poniamo le seguenti domande: la panna prevista su uno dei primi è una "materia prima del territorio"  e tutto ciò che non sono olive ascolane non è fatto dallo chef del ristorante?

 

Come servono e cosa.

Il servizio è curato da Ilio e da sua moglie e all’occorrenza da una cameriera molto gentile. Ilio ama spiegare i piatti, è cortese e attento, mai invadente anche quando conosce bene gli ospiti ed ha confidenza con loro. La mousse di tinca affumicata è sempre il pezzo forte del locale, ottimi anche i taglierini con la tinca, la regina in porchetta, il capitone allo spiedo e gli spiedini di pesce di lago. Per chi non ama il pesce di lago: pici al ragù d’anatra o secondi di pollame e coniglio arrosto come da tradizione locale.   Nel Tristorante il servizio è del tipo “sono il titolare, sono spiritoso, sono bravo , pure bello, che vuoi di più dalla vita?". Risposta: vorrei che non mi chiedessi da due tavoli di distanza (poveri i timpani degli ospiti seduti davanti a te) perchè ti ho fatto segno di avvicinarti; vorrei che non versassi il sugo della salsiccia su 3 dei 5  commensali del mio tavolo e  chiedessi almeno scusa con una certa convinzione; vorrei che il mio bicchiere non fosse sporco e che i bicchieri da vino – se pur dei banali bicchieri da degustazione professionale poco adatti ad un ristorante (scusate … Osteria!) – fossero almeno tutti uguali e non di 3 dimensioni diverse. Vorrei tanto che ci portassi piatti e posate anche con il secondo e non ci costringessi in 3 a mangiare dallo stesso vassoio di olive ascolane (però cucinate dallo chef!). Mi piacerebbe anche che sapessi aprire la btg del vino e che non affermassi con orgoglio: "come è andata? Bene certo, d’altra parte voi siete arrivati tra i primi e quindi avete potuto mangiare quello che volevate" . Ora, a parte il fatto che non è vero perchè ci hai mandato il "ragazzo" a proporci i dolci  e dopo che abbiamo ordinato ci hai detto "o tiramisù o panna cotta, il resto è finito", a casa mia mangio quello che c’è, al ristorante – pardon Osteria! – ordino dal menu!!!

 

I vini

Una buona selezione di vini locali della DOC Colli del Trasimeno, qualche umbro di medio-buon livello, una piccola selezione di qualche prodotto famoso dalla limitrofa toscana. La carta dei vini forse meriterrebbe un pò più attenzione.    La carta dei vini è  composta di pochi prodotti, ma tutti di territorio e questa può essere una scelta condivisibile. Però ci sono solo aziende sconosciute, nemmeno un vino di livello medio-alto dalla pur ricca zona (Rosso Conero e Rosso Piceno in particolare), ma nemmeno dalla regione Marche che di cose buone ne ha. Condividiamo la ricerca personale su prodotti nuovi, ma forse il consumatore a volte ha anche voglia di bere qualche "buona banalità", tanto per andare sul sicuro!  

 

Prezzi

L’Acquario serve dall’antipasto al dolce con circa 35- 40 euro, ovviamente vini esclusi.   Unica nota veramente positiva del Tristorante … si paga poco! D’altra parte si è anche goduto poco … In 5 con una bottiglia da 7 € abbiamo speso 92.50 €  mangiando 5 primi, 3 porzioni di olive ascolane, 4 tiramisù (due con inaspettato sottofondo di fette di pere e due no!).

 

Per questo vi consigliamo il nostro benstorante:
L’Acquario
Via Vittorio Emanuele II, 69
astiglione del lago.
Tel.0759652432  

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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