La stampa estera a portata di click: En Magnum Le Vin + Grand, n.23 min read

Secondo numero, di fine anno della nuova rivista, per ora semestrale (dal prossimo, trimestrale), dell’inossidabile coppia Bettane & Desseauve.

In copertina: Il genio del Pinot nero, 26 Champagnes indimenticabili, Bordeaux e la magia degli anni “in cinque”,La passione secondo Saint-Émilion , i vini di Natale, Amélie Nothomb “in bolle”.

Dopo l’editoriale di Thierry Desseauve sui “deliziosi intrighi del vino”,l’intervista telefonica a Michel Rolland,  enologo globale bersaglio di Mondovino, un articolo su  Amélie Nothomb, la scrittrice i cui libri sono irrorati dallo Champagne, la crisi del Sauternes, e poi: il Logis de la Cadène a Saint-Emilion ripreso da Hubert de Bouard (Angélus), cinque fascinosi  indirizzi  gastronomici presso grandi Chateaux,  a Bordeaux e a Parigi , Peter Gago , il creatore di Grange .

Ecco i consigli sui vini per Natale: a 50 euro tutto compreso, per un Natale no limits, i vini per il foie gras e per il poulet. Thierry Desseauve presenta la magia degli anni “in cinque”, i migliori vini dei millesimi che finiscono col 5, a partire dal 1955, fino al 2005.

Ancora Desseauve, nell’articolo che segue, parla di Dom Richard , cioè Richard Geoffroy, chef de cave della Dom Perignon ,  e dei suoi Champagnes (2002-2006).

Tocca quindi a Michel Bettane, in un denso articolo-inchiesta, occuparsi del caso Saint-Émilion e delle polemiche nate sul suo ultimo classement, finito davanti al giudice (date un’occhiata alla sua valutazione delle vendemmie  degli ultimi dieci anni).

Enzo Vizzari (sì, la Guida dell’Espresso) presenta un servizio fotografico  dal gusto nostalgico su “L’Italia di un italiano”: dai Faraglioni alla pizza c’è tutto.

Di Nuovo Bettane parla di Pinot nero e  dei suoi grandi interpreti, in Borgogna e nel mondo.

Continua il servizio fotografico iniziato nel primo numero di En Magnum, dedicato alle Têtes de Cuvée, gli uomini famosi del vino.

Nel servizio che segue (sempre Bettane) si parla di Cile e di quello che è cambiato nei suoi vini negli ultimi venti anni.

L’articolo “tecnico” di questo numero, di Véronique Raisin (nomen omen), è  sull’ossidazione e la riduzione, le sorelle nemiche.
Il fotografo  Leif Carlsson (ovviamente le foto) e Michel Bettane (i testi) firmano il servizio fotografico sui “Cieli e le Cantine della Champagne”.

Eccoci ai laureati del Premio Innovation, ideato con Riedel (l’azienda dei famosi bicchieri) e al Grand Tasting, la grande manifestazione parigina di fine anno .

Infine: Champagne, Champagne e ancora Champagne: le cuvées  di prestigio per Natale, lo “spazio” dell Champagne ordinato su due assi e quattro famiglie da Guillaume Puzo,Alain Chameyrat e Denis Hervier, e le tre verticali (Malartic-Lagravière, Pichon-Longueville Comtesse de Lalande, Calon-Ségur.

En Magnum. Le Vin + Grand, anno I, n., 2, 2015, € 5.90 in Francia

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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