“The World’s Greatest Wine Lists” é il titolo principale di copertina.
Si tratta infatti del numero che Wine Spectator dedica ogni anno ai migliori ristoranti del vino.
I nomi del 2015: Aux Beaux Arts a Macao, Bleu Provence e Marcello’s La Sirena in Florida, Capo, Plumed Horse e Spruce in California, Pearl & Ash, New York, Print Hall, in Australia.
Quindi l’elenco, stato per stato, degli USA innanzitutto (la parte maggiore, ovviamente), e poi delle altre nazionalità.
L’Italia? Più o meno i soliti nomi degli altri anni.
I tre awards: Antica Bottega del Vino a Verona,Enoteca Pinchiorri a Firenze,Il Poeta contadino ad Alberobello, La Ciau del Tornavento a Cuneo,La Pergola a Roma.
A parte i ristoranti del vino, poca altra roba: i migliori vini australiani e le distillerie del Gin.
Naturalmente la Buying Guide che conclude tutti i numeri di WS: solo piemontesi nelle categorie più prestigiose e un toscano tra i vini “intelligenti”.
Restano le rubriche e le pagine degli opinionisti (James Laube sull’arrivo di Matt Courtney alla Arista Winery e Matt Kramer sulla storia “da bere”).
Wine Spectator, vol. 40, no.6, August 31, 2015, $5.95

