La stampa estera a portata di clic: La Revue du Vin1 min read

Arriva l’estate e anche la RVF dedica un numero “fuori-serie” all’enoturismo.

 

Dopo l’editoriale di Jérôme Baudouin sull’innovazione nel turismo del vino (suo anche l’articolo che apre il fascicolo sullo stesso tema) e le rubriche , dall’agenda degli appuntamenti alle nottizie (degustazioni alla Dom Perignon nell’Abbazia di Hautvillers, Chinon in calesse o su una gabarre, le chambres d’hôtes di Hubert de Boüard, patron di Château Angélus…), e al quiz alla ricerca di cinque bottiglie nascoste, si passa finalmente ai servizi sulle varie destinazioni.

 

Apre il Sud, con Provenza, Corsica, Languedoc e Roussillon (come sempre: Cassis, le Terrasses de Larzac, sempre più di moda, alla scoperta degli autoctoni corsi e dei VDN di Maury) per passare poi al Bordelais e al Sud-Ouest.

 

A seguire Loira, Champagne e Alsazia.

 

Infine Jura, Bourgogne, Beaujolais e Rodano.

 

Di ogni itinerario: le cantine da scoprire,i buoni ristoranti e dove dormire, le informazioni pratiche (a partire dagli uffici del Turismo).

 

Chi è restato per le vacanze vicino Bordeaux dopo il Vinexpo vi può trovare dei suggerimenti per andare alla scoperta dei cru bourgeois del Médoc oppure della “Svizzera bordolese” (da Blaye a Bourg-sur-Gironde), senza dimenticare il Bergeracois.

 

Chi invece va in Borgogna approfitti dell’itinerario nello chablisien alla ricerca dei vini “giurassici” o per allungare nel piccolo e poco conosciuto Jura o nel Beaujolais , sempre snobbato (ma che bei vini e a che prezzi!).

 

 

La Revue du Vin de France, hors-sérine n. HS 28, ,giugno 2015, € 7.90 in Francia, € 8.50 in Italia

 

 

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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