La stampa estera a portata di clic: Decanter, vol 401 min read

Super Syrah: 70 top Syrah del Nuovo Mondo è il titolo di centro copertina.

Poi: Bianchi del Rodano, i migliori best values della Côte Châlonnaise, lo straordinario rosso cinese della LVMH.

Si comincia con i Syrah del nuovo mondo, dalla California alla Nuova Zelanda secondo Steven Spurrier .

A seguire, le vigne di Shangri-La, un servizio sulla nuova avventura cinese della LVMH tra i monti del Diquing.

I bianchi (e i rossi) della Cote Châlonnaise sono una valida alternativa , per i loro prezzi, ai più costosi vini della Côte d’Or: dal Bouzeron al Montagny, le migliori bottiglie secondo Clive Coates.

L’intervista del mese è rivolta a Danie de Wet, personaggio chiave del mondo del vino in Sud Africa.

 

A seguire , il profilo di produttore del mese: Château Pédesclaux a Pauillac.

 

Ian D’Agata presenta i migliori vini canadesi dell’Ontario e della British Columbia.

 

E poi: la revisione del sistema di classificazione dei Rioja, l’itinerario di viaggio del mese (la Sardegna), la Decanter Buyng Guide, con i due panel tasting: Dolcetto d’Alba e bianchi del Rodano meridionale, i vini di Spurrier, i weekend wines, rosé eccellenti (tutta Francia, ma c’è un rosé dell’Etna).

 

Per finire:le rubriche,i ristoranti, le domande e le risposte, la leggenda del vino (Insignia di Joseph Phelps 1997).

 

Allegato al numero il fascicolo monografico dedicato alla California:48 pagine con i dieci migliori terroirs di California, le vigne di montagna, i Cabernet del 2012, le nuove AVA, l’invecchiamento dei cabernet californiani, vini con varietà italiane, e altri servizi.

 

 

Decanter, vol 40, n. 12, September 2015, £ 4.40 (in Inghilterra)

(Pubblicato il 5.9.2015)

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


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