Quali sono i migliori winemakers del mondo nel giudizio dei loro pari?
Questo è il titolo principale di copertina del numero di Luglio, ed è anche l’argomento del servizio che apre il fascicolo.
Prendete nota: tra i Top Five, con Aubert de Villaine, Paul Draper , Michel Rolland e Christophe Roumier c’è anche un italiano, Alberto Antonini. Tra i 10 che vengono subito dopo ce n’è un altro, Attilio Pagli.
Nuovo Mondo alla ribalta in questo numero, con i vini cileni di Maule dopo il terremoto del 2010, i migliori Malbec argentini (primo Panel Tasting del mese) e i vini australiani da varietà alternative scelti da Sarah Ahmed.
Tra questi ultimi c’é anche un blend di varietà italiane: Friulano e Arneis, con un po’ di Savagnin.
C’è, come sempre, un po’ di Francia: gli Champagne da aspettare, il profilo di Georges Vernay, il salvatore dei bianchi di Condrieu, i rossi delle Graves del 2012 (secondo Panel Tasting).
Anche un po’ d’Italia, con i migliori Prosecco (anche un itinerario a Venezia) e un po’ di Portogallo e i suoi bianchi da seduzione.
Poi ci sono le consuete rubriche , gli indirizzi, le notes & queries, lo sguardo al mercato e la leggenda del vino: il Le Bourg Saumur-Champigny 1990 del Clos Rougeard.
Allegato a questo fascicolo c’è anche il denso fascicolo (120 pagine) dedicato a Bordeaux 2015.
Molti i servizi: Margaux e il 200 anniversario dello Château Margaux, il tasting report dei vini del Médoc 2005, i crus bourgeois 2012, e poi: salvare il Sémillon, Sauternes e Barsac a tavola con il cibo, Bordeaux durante gli anni della II Guerra mondiale.
Naturalmente l’itinerario di viaggio è dedicato a Bordeaux.
Decanter, vol 40, n. 10, July 2015, £ 4.40 (in Inghilterra)
