La stampa estera a portata di clic: Bourgogne aujourd’hui-maggio, giugno2 min read

In copertina sono i prezzi, in continua ascesa, dei vigneti in Borgogna: le cause degli aumenti e quando comperare.

Poi le degustazioni della Côte Chalonnaise 2012 e dello Chablisien 2012-13; incontro con Caroline Frey appena arrivata allo Château Corton-André.

Dunque: dossier prezzi dei vigneti borgognoni, sempre più alti,  e come diventare proprietario di vigna e l’importanza dei Groupement Foncier Viticole  

Ne parla anche, nel suo editoriale, Thierry Gaudillère.  
Ma prima  si parla del rafforzamento della difesa delle vigne contro la temutissima grandine e della sperimentazione  dell’impiego degli ioduri d’argento e rame per evitare la formazione dei grêlons.

Segue l’attesa per la Cité des Vins de Bourgogne a Beaune: appuntamento al 2018.

“Elogio della pazienza” è il titolo dell’intervista a Caroline Frey , la giovane enologa originaria della Champagne,  che si è già presa cura di Ch. La Lagune (nell’Haut-Médoc), del Domaine Paul Jaboulet AÎné nel Rodano, infine dello Château Corton-André ad Aloxe, in Borgogna.

Poi: la nascita del Cremant de Bourgogne e i cahiers de dégustation: Chablis-Irancy-St. Bris (con un focus su Le Clos , il più famoso dei grand cru di Chablis), e la Côte Chalonnaise (2012  “miracolato” ed eccellente).

Completano il fascicolo gli indirizzi migliori per soggiornare tra le vigne, i ristoranti e i libri.

Per la sezione “Ailleurs”  si parla ancora una volta del Piemonte, regione italiana molto amata dai borgognoni, e dei suoi vitigni cosiddetti minori, dal Dolcetto alla Barbera.

Questa volta  al numero è allegato il fascicolo dedicato al Beaujolais , con la rassegna dei migliori 2013 della regione.

Ma si parla anche della capacità di invecchiare del Beaujolais e degli abbinamenti cibo-vino, (naturalmente) con vecchie bottiglie di Beaujolais.

 

 

 

Bourgogne Aujourd’hui, n. 123,   Maggio-Giugno   2015, € 6.50, Italia € 7.00

Guglielmo Bellelli

Nella mia prima vita (fino a pochi anni fa) sono stato professore universitario di Psicologia. Va da sé: il vino mi è sempre piaciuto, e i viaggi fatti per motivi di studio e lavoro mi hanno messo in contatto anche con mondi enologici diversi. Ora, nella mia seconda vita (mi augurerei altrettanto lunga) scrivo di vino per condividere le mie esperienze con chi ha la mia stessa passione. Confesso che il piacere sensoriale (pur grande) che provo bevendo una grande bottiglia è enormemente amplificato dalla conoscenza della storia (magari anche una leggenda) che ne spiega le origini.


ARGOMENTI PRINCIPALI



LEGGI ANCHE