“Le stagioni e le uve 2020”: per comprendere sia i Colli Orientali sia come presentare un territorio1 min read

Mi ripeto volutamente: Le Stagione e le Uve 2020, opera del Consorzio Friuli Colli Orientali che raccoglie tutti i dati (e non solo) relativi alla vendemmia trascorsa non solo è  un modo chiaro ed  esaustivo per capire in profondità i Colli Orientali, ma è un qualcosa di unico che andrebbe preso come esempio da ogni consorzio di tutela.

La presentazione online effettuata ieri e una scorsa alla versione digitale in attesa che arrivi quella cartacea me lo ha confermato.

Oramai sono arrivati al 15° anno di monitoraggio approfondito e solo questo potrebbe dare la misura dell’importanza dell’opera e della costanza del consorzio e dei suoi tecnici, ma la cosa che veramente da un grande valore aggiunto al tutto è che i vari andamenti (climatico, fenologico, produttivo, fitopatologico) sono presentati non solo in maniera chiara con grafici, ma sono leggibili e apprezzabili anche da un comune mortale come me.

L’opera è quindi un modo per comprendere la realtà di questo territorio e approcciarsi agli assaggi con una conoscenza che in altre zone ottieni solo dopo ripetute visite e incontri.

Voglio riportare una sola frase della presentazione di ieri, detta da Matteo Bellotto, per farvi capire quanto sia importante impossessarsi di questo testo: “Con quest’opera noi vogliamo semplicemente dire la verità, anno dopo anno”.

Questa verità, anno dopo anno, è l’andamento di una vendemmia che nel 2020 ha avuto una serie di particolarità, favorendo alcune uve e sfavorendone altre.

Basta leggere per sapere e capire  veramente tutto.

Che dire? Bravi e avanti così!

 

Per leggere il testo online cliccare su  Le stagioni e le uve. 

Per ricevere il cartaceo scrivere a:

Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo

P.zza XXVII maggio, 11 33040, Corno di Rosazzo

Tel. 0432 730129

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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