La conoscenza del vino nelle scuole: un azzardo o una strada obbligata?6 min read

Produrre vini che migliorano di anno in anno in termini di qualità è l’obiettivo che moltissimi produttori, dalle piccole alle grandi aziende, si sono da tempo dati. Questa buona prassi spesso include anche una particolare attenzione all’ecosostenibilità, perseguendo pratiche green dal campo alla cantina. Purtroppo però queste azioni non riescono poi ad arrivare a conoscenza del consumatore finale.

Negli ultimi anni si è acquisita maggior consapevolezza di quanto gli operatori alberghieri e gli addetti alla mescita siano parte della filiera enologica, in quanto ultimo anello di congiunzione tra il produttore e il consumatore. Questo è un passaggio fondamentale per trasmettere le caratteristiche di un prodotto e del suo territorio, ma anche la sua identità, che purtroppo non viene adeguatamente comunicata, anche a causa di una mancanza di educazione enoica degli operatori della scuola alberghiera e degli addetti alla mescita.

La conoscenza enoica in questi ambiti è ancora molto distante dal poter comunicare e promuovere il vino come prodotto territoriale e di qualità, soprattutto negli areali turistici che vivono di stagionalità.

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Letizia Simeoni

Beata la consapevole ignoranza enologica. Finchè c’è ti dà la possibilità di approcciarsi alla conoscenza! Prosit.


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