Isonzo del Friuli Rive Alte Chardonnay 2004,Ronco del Gelso: il vino che non c’è più1 min read

Questo vino non esiste più!
O, per meglio dire, è stato sostituito -perlomeno nel nome- dallo Chardonnay Siet Vignis, nome riferito alle sette vigne -per una superficie totale inferiore ai tre ettari- dalle quali provengono le uve.

Il vecchio nome “Rive Alte” (non più utilizzato) è una specie di cru aziendale dove i terreni sono molto magri ed il suolo è di natura calcarea, ricco di ghiaia.

L’azienda

La data di nascita di Ronco del Gelso è 1988, anno in cui uscirono dalla cantina fondata da Giorgio Badin le prime 3.000 bottiglie.

Giorgio Badin

Da allora di strada ne è stata fatta tanta e le bottiglie attualmente prodotte sono 150mila.
L’azienda è situata a Cormons e dispone di 25 ettari a vigneto situati nel territorio della Doc Isonzo del Friuli, denominazione riportata sull’etichetta di tutti i vini prodotti.

Il vino

Le uve provengono da sette piccole vigne allevate a Guyot con densità d’impianto di 6.000 ceppi/ettaro, i vigneti sono inerbiti a filari alterni.
Dopo la fermentazione alcolica il vino s’affina in botti di rovere da 25 ettolitri per dodici mesi sulle fecce fini.

Ciò che colpisce già alla vista è il colore: giallo tendente all’oro antico, luminoso. Non si direbbe che questo vino abbia diciotto anni.
Intenso al naso dove si colgono note tostate, vanigliate e balsamiche unite ad ancora presenti sentori di frutto giallo maturo, pesca gialla, mela matura ed un accenno di bacche di ginepro.
Strutturato con accenni tostati e di legno, sapido, frutto giallo maturo, erbe aromatiche, accenni d’arancio maturo, ancora bella la sua vena acida e buona la sua persistenza.
Un vino ancora in forma smagliante ora che ha raggiunto la maggiore età.

Lorenzo Colombo

Lorenzo Colombo è degustatore ufficiale ONAV e creatore del Blog Io e il Vino.


LEGGI ANCHE