“Il Verdicchio fra Jesi e Matelica”, per dire amo il Verdicchio!2 min read

Forse saranno stati i sei mesi di naja a Falconara Marittima nel 1983 che,  pur non equivalendo ai decurtisiani “due anni di militare a Cuneo” e quindi non qualificandomi uomo di mondo, mi hanno fatto comunque fatto diventare un grande amante del Verdicchio.

 

Forse sarà stata la fortuna di poter girare fin dal 1991 su quelle dolci colline come giornalista enoico e quindi poter consolidare, anche dal punto di vista della ragione e non solo della passione, un amore che dura tutt’ora.

 

Fatto sta che amo il Verdicchio (di Jesi e di Matelica) e lo reputo da tempi non sospetti uno dei più grandi bianchi italiani.

 

Per questo, quando il mio caro amico Francesco Annibali ha scritto Il Verdicchio fra Jesi e Matelica , che ha come sottotitolo proprio “Alla scoperta di uno dei più grandi vini bianchi d’Italia”, sono stato molto ma molto contento.

 

Quando poi l’ho ricevuto e l’ho letto sono stato ancora più contento. E’ un libro che ci voleva per rafforzare, consolidare, un ‘immagine ancora troppo poco encomiastica di questo vino, che sembra quasi vergognarsi di essere così buono.

Ma il libro di Francesco non parla (solo) di bontà, ma di storia, di territori, di come riuscire a creare un vino talmente radicato al suo territorio che, un po’ come il nebbiolo, non si ha il coraggio di piantarlo da altre parti.

 

Un libro che con un termine troppo moderno potrei definire  multitasking, perché si può leggere e apprezzare  in pantofole, oppure consultare con facilità (non siamo di fronte ai tomi chiamati guide vini) girando in auto tra le colline del Verdicchio.

 

Infatti la prima parte ti presenta, con una prosa agile e distesa, la storia e le particolarità di questo vino e del suo territorio. Mentre la seconda, con dei box che richiamano il lavoro di grandi giornalisti enoici come Bettane e Dessauve, ti porta nelle cantine, lasciando però a te il compito di scoprire quanto sono buoni e diversi i verdicchio.

 

Grazie a questo libro avrete davanti a voi un panorama chiaro di quello che è oggi il verdicchio, nelle varie tipologie e nelle varie declinazioni dovute alla mano del vignaiolo. Potrete girare per cantine con la certezza che quello che avete letto vi servirà per capire meglio i vini di quel produttore,  potrete anche fermarvi a gustarlo in enoteca, grazie al preciso elenco che Francesco propone.

 

Insomma, anche se non avete fatto sei mesi di militare a Falconara Marittima, questo libro potrà servire a farvi dire “Io amo il Verdicchio!”

 

Il Verdicchio fra Jesi e Matelica, Aliberti compagnia editoriale, 17€

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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