Il Pietrello di Pietralcino7 min read

Internet oramai è talmente diffusa che in certe ore si riescono anche a captare siti e trasmissioni di altri pianeti. Questo è il resoconto abbastanza preciso di un programma marziano.

Siamo in quello che assomiglia molto ad un nostro studio televisivo. La telecamera mostra il primo piano di un essere strano: il presentatore?

“Care marziane e cari marziani, buonasera e benvenuti a Martix. Come sapete questa trasmissione tocca temi di attualità – al contrario delle condizioni climatiche del nostro amato pianeta – sempre molto scottanti
Questa sera parleremo dello scandalo che ha colpito il famoso Pietrello di Pietralcino:  la bevanda forse più famosa del pianeta. Ne parleremo con Martellone De Martelli, Presidente dei Martellatori di Pietralcino, unici marziani autorizzati a produrlo (applausi). Con Ganimede Bacconi il più importante sassolista della Galassia, proveniente dal pianeta Papalla e direttore della guida sassogastronomica “Sassolino Rosso” (applausi). Con Arsenio Sassen, il Sassistrato che sta conducendo le indagini (applausi). Ma abbiamo anche Magno Acciaini, il famoso vulcanologo (applausi)  ed infine Ettore Martiliani, il  sassolista che, per primo su sassinternet, ha fatto conoscere la cosa (applausi).
Intanto un piccolo riepilogo dei fatti. Come sapete il Pietrello di Pietralcino nasce triturando finissimamente le pietre laviche che, una sola volta all’anno, il vulcano Pietrovese erutta. Le pietre, tutte rigorosamente di un colore rosso rubino non molto intenso, vengono raccolte dagli esperti martellatori locali e trasformate in quell’ambrosia che tutta la Galassia di Andromeda ci invidia. Come accennato il Pietrello  può nascere esclusivamente da pietre del vulcano Pietrovese ed è uno dei pochi prodotti marziani che ha ottenuto la DUCG Denominazione Universale Controllata e Garantita.
Pare che durante alcuni controlli nelle caverne dove si produce il Pietrello, i MAS (Marziani Altamente Sgamati) abbiano trovato pietre di altra provenienza. C’è chi dice giunte da altri scavi locali ma alcuni ipotizzano un loro arrivo addirittura dal sud, e si fanno i nomi di regioni come Vulcilia, Vulcruzzo e Vulcuglia. I MAS sembra abbiano apposto i sigilli in diverse caverne (si parla di più di 10) incriminandone per frode in commercio interplanetario i legali responsabili. Indubbiamente si profila un grave danno sia di immagine che economico per questo prodotto e per tutti i produttori, la stragrande maggioranza dei quali, ricordiamo per chiarezza ed equità non ha niente a che vedere con l’inchiesta. Sentiamo cosa ha da dirci a proposito il presidente dei Martellatori.”

 

De Martelli

“Vi ringrazio per avermi invitato. Da anni noi martellatori effettuiamo controlli severissimi sia in vulcano che in caverna. Del resto questi controlli ce li richiede lo stesso Martistero della Pietricultura ed a questo punto posso dichiarare che oltre il 99% delle pietre raccolte provengono dal vulcano Pietrovese. Quindi la quasi totalità della produzione di Pietrello è sicura ed il consumatore può controllarlo di persona, venendo nei prossimi giorni a Pietrexpò, dove potrà assaggiare l’ultima raccolta in commercio.”

 

Presentatore


La ringrazio presidente e vorrei farle una domanda. Come penso sappia, da anni ho il piacere di assaggiare tutti i Pietrello in commercio e ad ogni annata ce ne sono almeno 10-15 (sempre, più o meno gli stessi) che sono completamente diversi dagli altri. Colore porpora cupo invece che rubino ed anche le caratteristiche pietrolettiche sono diverse, tanto da domandarsi sia come abbiano fatto a passare l’esame per la DUCG sia come possa essere possibile che provengano dal Pietrovese? Lei come se lo spiega?

 

Bacconi, si infila nella discussione e risponde al posto di De Martelli


Mi scusi Presidente ma vorrei rispondere io a questa domanda. La cosa è molto semplice: magari lei non lo sa (rivolto al presentatore) ma i nuovi sistemi di lavorazione del Pietrello, come per esempio la polverizzazione effettuata in piccole caverne da 225 m², porta ad una variazione anche notevole del colore. Se poi ci mettiamo tutto il duro lavoro dei vulcanologi per ottenere nuove tipologie di pietre, più colorate, più concentrate ma anche più duttili al martello ed al palato, ecco spiegata la cosa. Già che ci sono due parole sull’inchiesta. Io credo dipenda tutto da alcune piccole pietre che incidentalmente, magari trasportate dal vento o dovute a microeruzioni di altri piccoli vulcani locali, si sono ritrovate tra le rocce del Pietrovese….

 

Martiliani (interrompendo)


Ma vergognati a dire queste cose! La verità è che i Pietrello che tu premi da sempre sono tra quelli inquisiti ed hai una paura boia di fare una figura di pietrerda. Per non parlare poi…di tutte le manifestazioni di promoroccia che organizzi, con queste aziende, in tutta la galassia….

 

Bacconi guarda torvo Martiliani  che ricambia, la situazione è tesa ma interviene il presentatore prima che la cosa degeneri.

 

Presentatore

Martiliani la prego! Non inizi con le sue solite polemiche. Martix è da sempre un luogo dove ci i rispetta. Torniamo al tema e sentiamo cosa…

 

 

Acciaini, interrompendo il presentatore.


Guardi che Bacconi ha perfettamente ragione. Non si può continuare a pensare che utilizzare le vecchie pietre del Pietrovese sia l’unica cosa giusta da fare. Noi Vulcanologi abbiamo da anni permesso al Pietrovese di eruttare le pietre di cui parla Bacconi, andando incontro anche al gusto del mercato galattico, che chiedeva un Pietrello più morbido, con meno spigoli.

 

De Martelli, rientrando a sua volta nella discussione.

Questo è giusto: Il Pietrello può avere delle diversità ma resta sempre Pietrello, fatto con il Pietrovese, a Pietralcino. Il mercato lo deve sapere e per questo invito tutti nei prossimi giorni a Pietritaly, ad assaggiare la nuova annata in commercio….

 

 

Martiliani

Gusto moderno è una cosa, ma usare altre pietre è un’altra. Anche voi vulcanologi dovreste stare attenti, perché a forza di fare quello che chiede il mercato, rischiate di perdere di vista la materia prima, le pietre!

 

Presentatore, sempre più in difficoltà a mantenere l’ordine.


Scusate signori ma stiamo uscendo dal pietrificato! Torniamo all’inchiesta. Ora vorremmo sapere da Arsenio Sassen qualcosa di più a riguardo.

 

Sassen
Mi dispiace deludere i marziani che ci stanno guardando, ma purtroppo le indagini sono in corso ed io non posso dire assolutamente niente.

 

Presentatore


Ma almeno ci può dire da cosa siete partiti. Avete avuto qualche soffiata?

 

Sassen


Le ripeto che non posso dire niente. Magari…..proprio perché siamo in universovisione….. vi farò alcuni nomi di produttori che sono stati visitati dai MAS, come Pietrobaldi e Pietrinori.

 

 

Presentatore

Sono nomi importanti! Speriamo che possano dimostrare l’assoluta infondatezza delle accuse. Ma con nomi così importanti indagati, come stanno reagendo gli altri produttori?

 

De Martelli allarga le braccia come a zittire tutti e poi dichiara

I produttori sono tranquilli e per constatarlo vi invito tutti nei prossimi giorni al Salone della Roccia e del Gusto ad assaggiare l’ultima annata in commercio…….

 

Martiliani interrompendo nuovamente, con impeto.


Ma che tranquilli e tranquilli: sono incazzati  come iene venusiane ed hanno paura che per colpa di pochi vada a pietroie il lavoro di molti. Per di più parecchi produttori in passato sono stati spesso penalizzati nelle valutazioni da sassolisti  importanti, perché usavano le pietre del Pietrovese senza tanti “modernismi”, molto amati invece da chi aveva la pietra dalla parte del manico, ma adesso…..

 

A questo punto Bacconi si alza indignato, Acciaini lo segue, tutti iniziano a parlare a voce alta, qualcuno spinge, altri addirittura sputano (su Marte usa così…) purtroppo si arriva alle chele e la trasmissione viene interrotta.

 

Per fortuna queste cose sulla terra non potranno mai succedere!

Carlo Macchi

Sono entrato nel campo (appena seminato) dell’enogastronomia nell’anno di grazia 1987. Ho collaborato con le più importanti guide e riviste italiane del settore e, visto che non c’è limite al peggio, anche con qualcuna estera. Faccio parte di quel gruppo di italiani che non si sente realizzato se non ha scritto qualche libro o non ha creato una nuova guida sui vini. Purtroppo sono andato oltre, essendo stato tra i creatori di una trasmissione televisiva sul vino e sul cibo divenuta sicuramente la causa del fallimento di una nota rete nazionale. Riconosco di capire molto poco di vino, per questo ho partecipato a corsi e master ai quattro angoli del mondo tra cui quello per Master of Wine, naturalmente senza riuscire a superarlo. Winesurf è, da più di dieci anni, l’ultima spiaggia: dopo c’è solo Master Chef.


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